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Antonella Prota Giurleo: arte, amore e condivisione - di Attilia Garlaschi

Antonella Prota Giurleo: arte, amore e condivisione - di Attilia Garlaschi

Non basta sfogliare un catalogo, trovare un filo conduttore della sua arte: devi avere la pazienza di un archeologo per andare alle origini...

Martedi, 14/12/2021 -
Quanto è difficile raccontare Antonella Prota - Giurleo? Non basta sfogliare un catalogo, trovare un filo conduttore della sua arte: devi avere la pazienza di un archeologo per andare alle origini, senza sottovalutare gli indizi, i documenti, le informazioni. O di un botanico, che con pazienza sfoglia un fiore nuovo, per carpirne la struttura, o seziona un seme per vedere cosa c’è dentro e poi ha bisogno di farlo germinare per scoprire  le potenzialità e lasciarsi sorprendere.
Ritratto Antonella Prota – Giurleo

Sfoglio a caso un catalogo (Passaggi a Nord Ovest. Biella)  e scopro Dolci presenze,  un intervento, su un edificio con caratteristiche “lavorative”, di abiti bianchi, rigonfi per simulare una presenza, per denunciare le morti sul lavoro. Era il 2001: ma quanto è ancora attuale questo stillicidio? Antonella è così, la sua Arte è anche denuncia, presenza nel mondo, atto fisico di intervento per farci capire, farci partecipare.
Dolci presenze
 

Ma non è sotto questo aspetto  che l’ho conosciuta, bensì come “seminatrice” di Arte. Organizzò un simposio di Arte contemporanea a Sormano nel 2017. Arte contemporanea in un piccolo paese della Valassina, nel Triangolo Lariano? Sì, perché Antonella crede in questi progetti che portano artisti di diverse parti del mondo a confrontarsi e a creare insieme, a lasciare tracce nei luoghi e nelle persone, a sperimentare coinvolgendo gli abitanti del paese, di qualunque età, ma soprattutto bambini perché è da lì che si comincia per cambiare il mondo e la percezione della bellezza.
Simposio Sormano 2009

Ed è sempre a Sormano che nel 2019 fonda con il marito artista Antonio Sormani la “Casa dei Quadri”, espressione tangibile della Fondazione Sormani Prota Giurleo. Ed è allora che, a poco a poco, emerge ancora il talento di Antonella per l’organizzazione di eventi che regalano emozioni visive (esposizioni di quadri, sculture, opere d’arte…) e sonore con interventi musicali e canori.
Casa dei quadri

Ma, in questo spazio magico, regala anche parole, con letture di poeti contemporanei che accompagnano le mostre, in modo che chi partecipa, nonostante le restrizioni Covid e rispettando rigorosamente le regole, possa avere la percezione che l’Arte aiuti a vivere, nonostante tutto.
Letture poetiche

Così organizza, tra le altre, una mostra virtuale in cui invita artiste e artisti a confrontarsi con il mito dell’Anguana, la donna che aiutò il “parto” di una salamandra e ricevette in cambio un gomitolo infinito. È così, in piena pandemia, i muri di Sormano, grazie all’abilità di Antonio Sormani, si riempiono virtualmente di opere d’arte: muri screpolati, angoli caratteristici, pareti dimenticate vengono colorate dall’interpretazione dei vari artisti…
Mito Anguana

Fili e gomitoli che sono comunque una costante delle opere di Antonella, come nell’installazione Ciao Adrienne dell’esposizione Matasse dispari di Cesano Boscone del 2000.  Dice Lorella Giudici che ha presentato il catalogo: “trattenute da candide mani femminili…queste esili corde vegetali generano una catena infinita di relazioni, di messaggi, di emozioni, una storia che ha la sua origine nei tempi antichi e che è destinata a proseguire. Di ricordo in ricordo, di pensiero in pensiero ci si ritrova nel dedalo.
Ciao Adrienne


Già, le mani delle donne…appaiono spesso nelle sue opere e sono sempre espressioni di un fare che sa di famiglia e di tradizioni, di accoglienza e di vitalità, di lavoro e di incombenze quotidiane, di arte e di volontà di fare, di agire: come nell’opera Mani dicenti. Mani di donne raccontano” un video presentato alla Camera del lavoro di Milano, nell’ambito della mostra Il sindacato e il lavoro di cui è anche curatrice. Perché Antonella si occupa anche del lavoro di altri artisti: le curatele non si contano, date un occhiata al suo curriculum.
Mani di donne indiane

È un impegno costante, quello  di Antonella che riannoda i fili  delle vite delle artiste e degli artisti che passano alla Casa dei Quadri, raccontando ricordi, spiegando tecniche artistiche, proponendo laboratori e pensando sempre e costantemente che l’Arte debba far parte della vita delle persone, per viverla insieme e condividere pensieri ed emozioni.
Incontro con Pino Deodato
 

E battaglie politiche, come quando dipinge di rosa, azzurro e lilla dei giocattoli e degli oggetti che rappresentano diverse attività lavorative e li avvolge in carta velina nera, affinché i visitatori dell’esposizione A regola d’arte (2003) possano “tirar fuori dall’ombra” le vite delle persone che vivono con difficoltà la condizione di essere considerati “diversi” in base a un orientamento sessuale. RosAzzurroLilla

Ma se scaviamo ancora, ci accorgiamo che Antonella non si limita e proporre, a denunciare a metterci sotto gli occhi realtà anche scomode. Agisce. Perché così fa chi crede profondamente nel potere della positività. E lei l’arte la porta nei luoghi dove pochi hanno la forza e il coraggio di andare, in luoghi dimenticati e “scomodi”: al carcere di massima sicurezza di Chorrillos, a Lima o a San Vittore, per esempio, con le donne del carcere, dove ha portato per diversi anni, con un impegno settimanale, una ventata di positività con la sperimentazione di laboratori artistici e di mail art.
Fili di donne a Chorrillos

Perché Antonella è anche una mail artista e ne incarta pienamente lo spirito, fatto di condivisione, di cooperazione, di assoluta democrazia e libertà. Opere che arrivano gratuitamente  per posta o e-mail intorno a temi specifici, spesso con valenza politico/educativa e che divengono poi di proprietà di chi organizza la mostra, a testimonianza che l’Arte è fatta per circolare, per aggregare, per dare significato a un agire artistico, lontano dal giro delle case d’asta e dalle gallerie. Il valore sta nella partecipazione democratica, nella voglia di partecipare e di coinvolgere tutti, nella produzione, nella fruizione di punti di vista artisticamente differenti.
Mail art

Ma i luoghi difficili e dimenticati sono una “missione” per Antonella che ritroviamo per diversi anni organizzatrice a Scampia, insieme ad altre realtà del territorio, di un simposio di Arte contemporanea: là dove  i giornali parlano solo di criminalità, Antonella porta i colori e i pennelli e intreccia la propria arte con le donne e gli uomini di Scampia, con i napoletani e i Rom in modo che “ognuno possa scoprire talenti e ricchezze sopite, facendo sperimentare la bellezza come via sicura di trasformazione e di sviluppo per tutti e per tutte.”
Bimbe e bimbi nella piazza di Scampia
 

Le sue tele colorate hanno girato parecchio e sono arrivate anche a Città del Messico, in una mostra intitolata Pensare il mondo. Perché, come dice Roberto Borghi, c’è in Antonella “il desiderio di valorizzare gli aspetti gioiosi dell’esistenza (o di contrastare quelli negativi) attraverso l’Arte”.
Acteal

Ma ho citato solo alcune delle iniziative di Antonella, perché un po’ di spazio vorrei dedicarlo ai libri che legge avidamente (e regala con grande generosità), assorbendo idee e frasi che poi si compenetrano nei suoi lavori, nelle sue performance artistiche, nei percorsi di Arte-Poesia che hanno segnato un po’ la cifra degli eventi di queste due estati alla Casa dei Quadri.  E ai libri d’artista: li crea (magnifiche “concertine” o fanzine, ripiegate, coloratissime, un mix emozionante di parole e collage), li colleziona, li espone, li presta per eventi....
Libro d’artista

Ma soprattutto li regala  spesso agli ospiti delle sue manifestazioni, specialmente ai  bambini che “aprono” i testi con meraviglia, scoprendone le numerose sfaccettature: cercano di scoprire la struttura, si divertono a riassemblare i pezzi e, ci scommetto, qualcuno a casa riproverà a copiarne il modello.
Visita guidata scuola elementare di Sormano

La passione per i libri  e le parole l’hanno portata anche in Perù, invitata dall’Istituto Italiano di Cultura, dove ha presentato libRertad, libRertà.  Scrive Donatella Airoldi: “le opere presentate, tutte riferite in vario modo alla lettura, abbracciano simbolicamente alcuni degli aspetti più significativi dell’esistenza, delle donne in particolare, che vanno dal quotidiano al sogno, dalla morte all’Utopia. L’atteggiamento, il senso sotteso, l’induzione di pensiero sono i legami “forti” che uniscono tra loro questi lavori fino a formare un grande affresco allegorico sulla vita”.
Mostra Lima Istituto italiano di cultura

 

Perché Antonella è così, pronta ad accogliere idee, a captare energie positive per rigirarle al mondo, per connettere e coinvolgere persone e luoghi, riscoprire spazi e materiali, raccattare oggetti vissuti e abbandonati per rigenerarli all’interno delle opere, rivalutando, riscrivendo, contornando, opacizzando, occultando, colorando… materiali e tinte naturali assemblati con colla di coniglio…opere che contengono pezzi dei mondi che Antonella ha vissuto (dal sud America all’India) e che porta nel cuore.
Creare colori da elementi naturali

Queste sono solo alcune delle meravigliose cose che questa donna ha fatto, sta facendo e continuerà a fare per amore dell’Arte. O meglio per Amore: perché è solo così che si tocca il cuore delle persone e le si aiuta a godere della bellezza e dei colori della vita.
Ragazze e mural mare

fotogallery


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