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“Be My Voice”: la voce delle donne iraniane nel documentario di Nadih Persson

“Be My Voice”: la voce delle donne iraniane nel documentario di Nadih Persson

La regista iraniana racconta la storia dell’attivista Masih Alinejad: anteprima speciale il 3 marzo a Roma e nelle sale dal 7 marzo

Mercoledi, 02/03/2022 - La storia personale di Nahid Persson Sarvestani, regista iraniana naturalizzata svedese, oppositrice del regime khomeinista in gioventù, ha certamente segnato la sua intera opera, così come la morte del fratello, rapito e ucciso dai khomeinisti nel 1979. Oggi Nahid, documentarista impegnata per la libertà ed i diritti delle donne, già nota per opere quali ‘Prostitution Behind the Veil’ - documentario scandalo che le valse un arresto da parte delle autorità iraniane – e ‘My Stolen Revolution’, ha deciso di raccontare nel suo ultimo documentario, ‘Be my voice’, la storia della giornalista e attivista iraniana Masih Alinejad divenuta, dall’esilio in cui è costretta, la voce di milioni di donne iraniane nelle battaglie di civiltà, parità e contro l’hijab forzato.

Be my voice’, che sarà distribuito da Tucker Film nelle sale italiane a partire dal 7 marzo, dopo aver ottenuto il Premio del Pubblico al ‘Pordenone Docs Fest - Le Voci del documentario’, sarà presentato in anteprima speciale al cinema Quattro Fontane di Roma il 3 marzo, alle ore 21.00: la proiezione sarà preceduta da un incontro - moderato dalla giornalista Ilaria Ravarino - con la regista Nadih Persson e con la giornalista e attivista Masih Alinejad. L’evento è organizzato in collaborazione con Amnesty International Italia e Alice nella Città, che ha inserito il film tra le anteprime di #AspettandoAlice.

Masih Alinejad, protagonista del documentario, rappresenta un esempio ed un’ispirazione per le tantissime donne iraniane che si ribellano contro le condizioni di oppressione e l’uso dell’hijab forzato, guidando uno dei più grandi atti di disobbedienza civile nell’Iran di oggi e usa la sua libertà dall’esilio (oggi vive sotto protezione negli Stati Uniti) per dare voce alla protesta nel suo paese d’origine, e lottando da anni contro ogni limitazione dei diritti civili e per il rispetto delle donne. Masih rischia la vita ogni giorno continuando ad usare quotidianamente i profili social per raccontare la propria battaglia e per aggiornare i suoi connazionali e non solo: sono infatti oltre 6 milioni le persone che la seguono su Instagram.

Dunque Masih Alinejad è oggi la voce di chi non può parlare e svolge un ruolo di connessione con il mondo libero, con tutti coloro che desiderano ascoltare.

“Be My Voice”, raccogliendo testimonianze e video inediti, ci coinvolge in prima persona sul fronte di una battaglia che ci riguarda tutti, raccontando la storia di una donna, di un popolo e di una scelta.


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