Assegnato il Premio del Pubblico BNL al documentario che racconta il tragico femminicidio di Santa Scorese
Mercoledi, 30/10/2019 - Una morte annunciata, quella di Santa Scorese, uccisa da tredici coltellate il 15 Marzo 1991 dal suo persecutore, uno stalker che da ben tre anni la seguiva, la tormentava e aveva tentato di aggredirla più di una volta: nonostante le ripetute denunce della ragazza e dei suoi familiari, e benché l’aggressore fosse già noto per i suoi disturbi psichici, in un’epoca in cui non esisteva la legge anti-stalkeraggio, le autorità non fecero nulla per salvarla. La drammatica storia di Santa, raccontata nel documentario di Alessandro Piva dal titolo “Santa Subito” ha commosso e indignato il pubblico della Festa del Cinema di Roma, e l’opera è stata votata da molti spettatori, nonostante i tanti film ‘importanti’ in concorso, probabilmente e sperabilmente per l’importanza del suo messaggio, ottenendo così il Premio del Pubblico BNL.
Sembra di fatto intollerabile parlare di un epilogo ‘inevitabile’ ma è quanto accaduto, nonostante Santa non uscisse più da sola, girasse sempre in macchina o venisse accompagnata ovunque, con un’incredibile limitazione della libertà personale. Un uomo, incrociato per caso negli ambienti parrocchiali, inizia a farle appostamenti, a inviarle lettere deliranti ("se non ti avrò io, non ti avrà nessuno, nemmeno Dio"), a pedinarla ovunque per tre lunghi anni (a proposito dell’epica del “raptus”!) proseguendo di fatto indisturbato nonostante le ripetute denunce.
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