‘Sentimental Value’: tra figlie e padre, tra arte e vita

Mercoledi, 31/12/2025 - Tornano con forza ad essere raccontate al cinema storie basate su relazioni familiari difficili tra genitori e figli adulti, su intrecci esistenziali e comportamenti genitoriali che hanno prodotto conseguenze anche nelle scelte sentimentali e di vita dei figli o, come nel caso di ‘Sentimental Value’, delle due figlie femmine.

Il film, che arriverà nelle sale italiane a partire dal 22 gennaio, distribuito da Lucky Red e Teodora Film, segna il ritorno del regista Joachim Trier (già pluripremiato per ‘La Persona Peggiore del Mondo’) ed esplora le dinamiche familiari, i conflitti intergenerazionali e i confini sfumati tra arte e vita dei nostri tempi, incentrandosi su un padre regista e sulle sue due figlie, una delle quali talentuosa attrice teatrale. La sua première ha suscitato molto entusiasmo e ha ottenuto numerose nomination ai premi.

Selezionato dalla Norvegia come candidato ufficiale agli Oscar, il film è infatti entrato nelle shortlist dell’Academy Award (i 15 titoli internazionali candidati a concorrere per la statuetta più ambita del cinema) per il Miglior Casting, la Miglior Fotografia e per il Miglior Film Internazionale, avvicinandosi alla fase finale delle nomination dopo un cammino ricco di riconoscimenti, iniziato con il Gran Prix a Cannes – dove è stato accolto da una fra le standing ovation più lunghe nella storia del Festival – e proseguito con 7 candidature ai Golden Globe ed 8 agli European Film Awards.

Joachim Trier torna a dirigere la straordinaria giovane attrice Renate Reinsve, già vincitrice a Cannes per la sua interpretazione ne ‘La Persona Peggiore del Mondo’, proseguendo così un rapporto creativo già premiato dalla critica internazionale. Accanto a lei Stellan Skarsgård, Elle Fanning e Inga Ibsdotter Lilleaas, compongono un cast di grande talento che contribuisce a rendere Sentimental Value uno dei film più attesi della stagione.

Protagoniste del film due sorelle profondamente unite, Nora (Renate Reinsve) e Agnes (Inga Ibsdotter Lilleaas), una delle quali (Nora, nome emblematico per il tetro) vive sola nella grande casa di famiglia ed è una giovane attrice teatrale di grande talento, pur avendo gravi attacchi di panico ogni volta che deve entrare in scena.

Le due sorelle devono affrontare l’improvviso rientro nella loro vita del padre Gustav (Stellan Skarsgard) – regista carismatico e affascinante ma genitore cronicamente inaffidabile – che riaprirà ferite mai del tutto rimarginate, e con il quale non hanno più avuto rapporti da quando, dopo il divorzio con la madre, ha lasciato la Norvegia ed è tornato nella nativa Svezia.

Gustav, la cui fama di un tempo è sulla via del tramonto, vuole offrire alla figlia Nora, della quale ben conosce il talento, il ruolo principale in quello che spera sarà il film che dovrebbe rilanciare la sua carriera: un ritorno quindi con finalità ‘egoistiche’ dopo anni di silenzio, una sorta di velato ricatto morale cui la figlia non vuole soggiacere.

Quando Nora rifiuta, la sua parte viene affidata a una giovane e ambiziosa star di Hollywood, Rachel Kemp (Elle Fanning), il cui arrivo getterà scompiglio nelle delicate dinamiche della famiglia: improvvisamente, le due sorelle si ritrovano a dover gestire sia il complicato rapporto con il padre e sia la star americana catapultata nel mezzo delle loro complesse dinamiche familiari. Per le due sorelle sarà il momento di confrontarsi con il padre e con il loro passato.

Il film unisce il tradizionale stile sobrio dei film nordici al lento disvelarsi di una ridda di malcelate emozioni – desideri, rabbia, amore – covate per anni nel proprio intimo ed a lungo represse; anche la casa di famiglia, che il padre ora vuole vendere, diventa protagonista del dramma, con il ricordo delle sue porte chiuse dietro le quali i genitori litigavano, la malattia della madre, i giochi con la sorella Agnes, oggi felicemente sposata con bambini, i primi successi di Nora,

Con un cast straordinario – Renate Reinsve, Stellan Skarsgård, Elle Fanning e Inga Ibsdotter Lilleaas – il nuovo film di Joachim Trier conferma il talento del regista nel raccontare grandi storie in cui l’arte e la vita s’intrecciano e la capacità di scrivere e narrare personaggi femminili autentici in cui si alternano fragilità, forza e resilienza, e che, di fatto, costruiscono e portano avanti il mondo.