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Bollino rosa per le scuole e Certificazione di qualità per le aziende

Bollino rosa per le scuole e Certificazione di qualità per le aziende

Le proposte emerse nel corso della conferenza stampa di presentazione dei seminari in-formativi nelle scuole organizzati dalla Consigliera di Parità della Provincia di Avellino

Lunedi, 19/04/2010 - Un “Bollino rosa” per le scuole irpine e una “Certificazione di qualità” per le aziende del territorio che in modo virtuoso portano avanti l’innalzamento del livello delle pari opportunità nei luoghi di lavoro. Sono le proposte emerse nel corso della conferenza stampa di questa mattina, svoltasi a Palazzo Caracciolo, per la presentazione dei seminari in-formativi sulle pari opportunità da realizzare nelle scuole irpine. Un’azione di sensibilizzazione, promossa dalla Consigliera di Parità della Provincia di Avellino, Domenica Marianna Lomazzo, con la preziosa collaborazione della Provincia di Avellino, in particolare del presidente Cosimo Sibilia e dell’assessore a Lavoro e Formazione, Giuseppe Antonio Solimine.



Protagonisti sono gli studenti degli ultimi anni di due scuole altirpine: il Liceo Scientifico “Rinaldo D’Aquino” di Montella, diretto da Paola Di Natale, e l’istituto di istruzione secondaria superiore Iiss “Francesco De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi, diretto da Antonio Carbone. I seminari si svolgeranno il 3 e il 10 maggio a Montella, mentre il 6 e il 13 sarà la volta di S. Angelo dei Lombardi. A salire in cattedra saranno esperti del settore che affronteranno con gli studenti specifiche tematiche legate ai temi “Pari opportunità nel mondo del lavoro” e “Discriminazione sui luoghi di lavoro, violenza e molestie. Strumenti legislativi di prevenzione e contrasto”. Ma non solo. Dal tavolo degli interventi emergono nuove collaborazioni e proposte per spingere la diffusione della cultura delle pari opportunità nella scuola e nuove forme di conciliazione nei luoghi di lavoro.



Abbandonare la vecchia strada e proporre percorsi alternativi per i giovani al fine di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro con un bagaglio di sani principi è la battaglia del presidente Sibilia: “In tal senso – spiega - ci stiamo impegnando con l’assessorato a Lavoro e Formazione per rispondere in termini concreti a queste problematiche. Diamo inoltre plauso ad iniziative come quelle messe in campo dalla Consigliera di Parità, alla quale siamo pronti a dare tutta la nostra collaborazione”. Per Solimine, fondamentale è il raccordo stretto tra gli attori del territorio per promuovere politiche di formazione e lavoro che sappiano porre la dovuta attenzione alle tematiche dell’universo femminile. “In tal senso - aggiunge Solimine - ci stiamo muovendo per trasferire più informazione possibile al territorio, sul quale abbiamo sviluppato appositi sportelli provinciali. Il lavoro manca al femminile e al maschile. Ma fondamentale è che tutti, uomini e donne, partano dalla stessa linea di partenza per raggiungere tale traguardo”. La strada dell’impegno comune è la strategia vincente anche per la Consigliera di Parità della Provincia di Avellino, Lomazzo. “Grazie alla sensibilità del presidente Sibilia e alla collaborazione dell’assessore Solimine – dichiara - sono sicura che faremo tanto per promuovere politiche attive di pari opportunità nel mondo del lavoro sul territorio irpino. A tal fine, è importante iniziare dalle scuole, che già da tempo stiamo coinvolgendo con seminari in-formativi che hanno l’obiettivo proprio di affrontare i temi del lavoro e dei diritti di chi lavora, come quello delle pari opportunità. Questo affinché i giovani possano avere a disposizione un’arma critica da utilizzare per difendersi dalle ingiustizie e per combattere gli stereotipi della società”. Di qui la proposta: “E’ mia intenzione – annuncia Lomazzo - promuovere il “Bollino rosa” per gli istituti scolastici che si caratterizzano per la formazione specifica e sistemica sulle pari opportunità. Iniziativa che spero verrà accolta dalle scuole irpine. In tal senso, è auspicabile anche l’istituzione di un tavolo permanente tra Provincia, Consigliera di Parità e sindacati che sia attivo su questo fronte”. Una sfida che le scuole sono già pronte ad accogliere. Il dirigente Carbone sottolinea infatti che l’istituto De Sanctis può già rappresentare un modello in tal senso: “E’ dal 2003 – evidenzia - che siamo attivi sul fronte delle pari opportunità e dell’auto-imprenditoria al femminile. La nostra scuola, d’altronde, è per il 63 per cento frequentata da studentesse. La stessa percentuale, casualmente, si presenta nel corpo docente, per la maggior parte composto da donne”. Per il dirigente Di Natale l’iniziativa dei seminari in-formativi era proprio la linea lungo la quale l’istituto di Montella intendeva muoversi. In quanto: “La scuola – sottolinea - non può chiudersi nell’omologazione, ma deve trasformare la diversità in risorsa”.



Fondamentale, lungo questo cammino, è anche il ruolo dei sindacati. Al tavolo provinciale intervengono il segretario generale della Uil, Franco De Feo, il segretario generale della Ugl, Costantino Vassiliadis, ancora Carla Malanga, componente della segreteria Cisl e Adele Giro, responsabile del coordinamento Donna Cgil. Proprio da loro parte una nuova ed interessante proposta: “Pensiamo ad una “Certificazione di qualità” per le aziende irpine che in modo virtuoso portano avanti l’innalzamento del livello delle pari opportunità nei luoghi di lavoro”, spiega De Feo. Un orientamento che si traduce nell’operato di chi ha realizzato nella propria impresa anche strumenti di conciliazione casa-lavoro, come asili nido e micronidi aziendali, o flessibilità di orario come la formula 6 per 6. Il sindacato irpino si dichiara poi unanime nell’intento di “continuare a realizzare iniziative per i giovani di oggi, che saranno i lavoratori del domani, dando il giusto risalto alle tematiche legate alle pari opportunità nel mondo del lavoro”, aggiunge Vassiliadis. Un percorso “le sindacaliste irpine stanno già portando avanti da tempo con grande spirito di collaborazione”, precisa Malanga, e che intendono continuare a promuovere “soprattutto per quanto riguarda le sempre più frequenti problematiche del mobbing e delle violenze”, conclude Giro.

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