Due serie tv per riflettere sulla tossicità del fondamentalismo religioso
Domenica, 29/03/2020 - Che fatica, adesso, scrivere dell’oggi: le notizie, insieme al virus, corrono più veloci della capacità di riflettere e quindi, tranne che per evitare di precipitare in un burrone, non è mai utile re-agire d’impulso, attitudine purtroppo alimentata dal sistema tossico della propaganda social. Coincidenza significativa, casualità, sincronicità: mentre sotto il cielo di Roma in lacrime il Papa invoca dio per fermare la pandemia ecco la solerte nota dell’Isis che celebra il virus come angelo sterminatore degli infedeli. La questione religiosa, il peso politico della fede, o della sua assenza, è un tema che intreccia il bisogno intimo e personale di certezza e di prospettiva con quello di risposte collettive alle domande sul senso del presente.
Lo spazio pubblico e quello privato sono invasi dal lugubre primato della legge dei padri padroni e delle madri custodi di un assolutismo disumano che annienta, per prime, proprio loro stesse e le figlie.
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