Vincitore assoluto “A Regular Woman”, della regista Sherry Hormann, vera storia di Hatun “Aynur”, tragico racconto di un femminicidio annunciato
Martedi, 03/11/2020 - Nonostante i diversi cambiamenti e spostamenti, di date prima (da marzo scorso a ottobre per la pandemia) e di formula poi - dacché era stata pensata una modalità mista, in presenza all’Anteo Palazzo del Cinema e al Teatro Franco Parenti, e in virtuale su Mymovies, a causa dei recenti DPCM si è dovuta trasferire in corsa l’intera edizione in ‘online’ - pure la forza e il coraggio delle opere proposte dalla 27esima edizione dello “Sguardi Altrove Film Festival” (23-31 ottobre), la storica manifestazione internazionale dedicata al cinema a regia femminile, hanno avuto la meglio su tutto, con grande entusiasmo e partecipazione di pubblico e di critica.
Dunque la giovane donna reagisce alla vita impostale: riesce ad andare via di casa con il figlio, grazie all’aiuto dei Servizi Sociali tedeschi, trova un appartamentino, un lavoro in un supermercato, inizia a frequentare amici e un ragazzo tedesco, il figlio frequenta i ragazzini del quartiere, tutto potrebbe andare per il meglio ma la famiglia non sopporta il disonore: i fratelli la perseguitano, la seguono, la insultano e schiaffeggiano pubblicamente, non tollerano la sua riuscita e la sua resilienza. Aynur si iscrive ad una scuola da elettricista ed è a un passo dal prendere il diploma quando, con l’inganno, il fratello più giovane (deputato a vendicare l’onore) si fa accompagnare alla fermata del bus e la fredda con una pistola. Sarà accusato lui solo, per mancanza di prove verso gli altri due, ma il bambino andrà in adozione ad una famiglia diversa, e di questo l’anima di Aynur ringrazia, mentre termina il film: “non è stato invano, per tutti coloro che mi hanno amata, non sono riusciti a prendersi mio figlio o i miei veri amici”.
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