Viviamo in tempi che definire arcaici è riduttivo, e non a tutta la collettività è chiaro cosa questo comporti...
Martedi, 26/06/2018 - Viviamo in tempi che definire arcaici è riduttivo, e non a tutta la collettività è chiaro cosa questo comporti, perché una parte di popolazione, nell’Italia attuale, si è formata alla politica e alla cittadinanza relegando le relazioni umane e il corpo come argomenti ai margini, imparando modi, lingua e quindi visioni della vita dal mondo virtuale. Quello dove il corpo non c’è, dove i suoi limiti e i suoi vincoli sono ingannevolmente rimossi grazie alla velocità del clic, che rende chiunque, dietro allo schermo, invincibile e potente, se privo di cultura.
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