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Donne del distretto solofrano, Lomazzo propone un programma di lavoro

Donne del distretto solofrano, Lomazzo propone un programma di lavoro

Un programma di lavoro da realizzare sinergicamente a sostegno delle donne del distretto industriale di Solofra

Giovedi, 09/12/2010 - Un programma di lavoro da realizzare sinergicamente a sostegno delle donne del distretto industriale di Solofra. E’ con questa proposta operativa che la Consigliera di parità della Provincia di Avellino, Domenica Marianna Lomazzo, risponde al documento-denuncia del Coordinamento Donne della Cgil di Avellino, presentato in occasione della riunione dell’organismo sindacale di questo pomeriggio (giovedì 9 dicembre), presso la sede irpina della Camera del Lavoro, con all’ordine del giorno “La crisi del settore della concia vista dalle donne che vi lavorano”. E’ una giovane cassaintegrata solofrana a leggere una lettera, indirizzata dalle donne della Filtcem solofrana alla Consigliera di Parità irpina, in cui si chiede “un intervento ed appoggio atto a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla problematica situazione lavorativa delle donne nel distretto industriale di Solofra”. L’occupazione femminile nel distretto è circa il 25 per cento rispetto a quella maschile. Una situazione, quella femminile, già di per sé precaria e discriminata, che diventa ancora più grave nel polo conciario a seguito della crisi economica che si è abbattuta sul settore manifatturiero. “Nel Mezzogiorno e nella realtà del distretto conciario – continua la missiva - si è sempre assistito a fenomeni di disuguaglianza, in termini di opportunità, tra uomini e donne e, quindi, a discriminazioni che hanno “costretto” le donne ad occupare “solo” alcune posizioni piuttosto che altre, limitandone le “opportunità lavorative” e di inserimento nel mondo del lavoro. Le donne sono state destinate a lavori marginali, come inchiodatrici, rifilatrici, nei servizi alle persone, alle pulizie. Insomma solo “figure professionali” di basso profilo e nelle concerie limitate solo in determinati reparti e assolutamente no in altri; questo limita fortemente il nostro ingresso nel mondo lavorativo a tutto tondo, diminuendo le opportunità”. Di qui l’invito a intervenire anche “promuovendo corsi di formazione, di riqualificazione professionale per noi donne che, possa darci reali possibilità di reinserimento lavorativo”. Una situazione a fronte della quale la Consigliera Lomazzo non si tira indietro. Appena ricevuto un formale documento di denuncia, investirà gli organi deputati contro eventuali fenomeni di carenze igieniche, discriminazioni di genere, opportunità di formazione per la riqualificazione che saranno segnalati. La Consigliera di Parità invita, poi, al rilancio del protocollo sulla sicurezza promosso dal suo ufficio in sinergia con Inail, Dpl ed organizzazioni sindacali per il contrasto delle discriminazioni sui luoghi di lavoro; alla rivitalizzazione del protocollo di intesa con la Asl per la realizzazione di centri d’ascolto nei pronto soccorso degli ospedali; alla nascita in provincia di Avellino di un centro antiviolenza. Non da ultimo, la Consigliera Lomazzo propone la stesura di un vero e proprio programma di lavoro da realizzare sinergicamente a sostegno delle donne del distretto industriale di Solofra: “E’ necessario – spiega - denunciare con forza tutto ciò che non va ed al contempo suggerire alla politica la strada da intraprendere. Se, ad esempio, da un documento di analisi e di proposta delle condizioni lavorative delle donne nel distretto dovesse emergere la circostanza di un’azienda che rischia di mettere fuori dal mercato del lavoro decine di donne, l’istituzione, rendendosi conto di questo caso particolare, potrebbe farsi carico di un’opera di riqualificazione professionale al fine di rendere occupabili queste donne a rischio in altri settori, come le energie rinnovabili o le stesse strutture a sostegno della conciliazione vita-lavoro, come gli asili nido. Questi ultimi assolvono, a loro volta, alla doppia funzione di aiutare le donne che lavorano a gestire le proprie dinamiche familiari e di creare nuova occupazione femminile”. Presenti al tavolo dell’iniziativa anche il segretario generale della Cgil, Vincenzo Petruzziello, Adele Giro, Coordinamento Donne CGIL Avellino, e Giovanni Marino, Archivio storico Cgil, che ha presentato il calendario 2011 delle donne d’Irpinia.

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