Donne in Parlamento: chi, cosa? Ius soli, una legge di civiltà che ha vissuto momenti di inciviltà

Mercoledi, 21/06/2017 - La legge dello Ius Soli vanta dei primati in fatto di assensi, in suo favore si sono dichiarate le massime autorità dello Stato, il presidente del Consiglio Gentiloni è pronto ad apporvi la fiducia, il presidente del Senato Grasso lo vuole assolutamente approvato entro la legislatura e la presidente della Camera Boldrini, dopo le aggressioni della Lega nell’aula del Senato, ha dichiarato "è tempo che la violenza contro questa legge finisca e che si prosegua in un confronto civile".

Un altro primato la legge lo vanta per aver riunito sotto le sue bandiere tutta la sinistra italiana, quella rissosa del PD e anche quella che si trova all'opposizione. Ma a che punto è il confronto parlamentare? Nell'Aula del Senato forse lo Ius Soli riuscirà a rientrare la prossima settimana, dopo l'approvazione del Codice Antimafia, ma si sa che su di lui pendono ben 48.430 emendamenti proposti dalla Lega Nord ed è per questo che si parla di fiducia anche se ci sono delle perplessità sul merito. Doris Lo Moro, del gruppo degli scissionisti del PD e relatrice del provvedimento, spiega infatti che si tratterebbe di una fiducia complessa dal punto di vista tecnico. Il provvedimento si compone di 4 articoli e, se si vuole evitare il rischio di un ritorno della legge alla Camera, occorrerebbe mettere ben 4 fiducie, una cosetta non da poco considerando il clima politico surriscaldato che questa legge scatena.

Perlessità sono anche di tipo politico: molti paladini della legge si trovano infatti all'opposizione e di fronte alla fiducia farebbero un passo indietro, rompendo quindi un fronte che finora ha lottato compatto per i diritti di cittadinanza degli immigrati. Loredana De Petris, di Sel, dice infatti che di votare la fiducia non se ne parla lontanamente anche se si tratta di una legge importantissima. Già nel passato, a proposito delle Unioni Civili, il gruppo di Sel si trovò davanti a questo dilemma ma non ebbe dubbi a votare contro il Governo e quindi contro la legge. Anche nel gruppo dei centristi l'idea di un voto di fiducia desta malumori. Laura Bianconi, presidente del gruppo di AP, dichiara che lo Ius Soli lo voteranno, ma sull'idea di mettere il voto di fiducia hanno molte perplessità. Nessuna perplessità si profilerebbe invece nel gruppo dei 5Stelle, se si metterà la fiducia voteranno compatti contro, mentre qualche distingui si propone a proposito del merito della legge. Paola Taverna, ad esempio, non condivide la posizione di Grillo a proposito della necessità di un pronunciamento delle Istituzioni europee, prima di poter votare una legge italiana sul diritto di cittadinanza. A suo avviso tale legge è di pertinenza nazionale anche se sarebbe opportuno che l'Europa fornisse delle linee guida in tema di diritti di cittadinanza, in modo che l'Europa eviti di sembrare una sorta di coperta patchwork fatta di leggi tutte diverse tra di loro. Paola Taverna è comunque contraria alla legge presentata al Senato, a suo avviso le garanzie che offre agli immigrati che vogliono diventare cittadini italiani sono svilite, non strutturate come sarebbe opportuno. "con questa legge si avranno dei cittadini giuridicamente italiani ma in una situazione di apolidi dal punto di vista culturale e mentale" sostiene Paola Taverna.

Ma cosa dice sinteticamente questa legge in tema di diritti di cittadinanza degli immigrati? Primo punto: è cittadino il figlio di genitore straniero che abbia il permesso di soggiorno illimitato. Secondo punto: è cittadino il minore che, entrato in Italia prima dei 12 anni, abbia frequentato regolarmente la scuola per almeno 5 anni. Terzo punto: diventa cittadino chi, maggiorenne, può dimostare il requisito numero 2 e viva regolarmente in Italia da allora.