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E' vera pubblicità?

E' vera pubblicità?

Qual è il confine tra informazione e cattivo gusto? Quale quello tra pubblicità e maldicenza? Quando è giusto esprimere le proprie idee e quando si rischia di risultare eccessivi?

Mercoledi, 25/05/2011 - Qual è il confine tra informazione e cattivo gusto? Quale quello tra pubblicità e maldicenza? Quando è giusto esprimere le proprie idee e quando si rischia di risultare eccessivi?

La popolazione del Web è in subbuglio in seguito al video che la Lega Nord ha diffuso su Youtube contro Giuliano Pisapia, candidato sindaco al comune di Milano in ballottaggio con Letizia Moratti.



Questo articolo non è l’ennesimo commento alle amministrative, né un prognostico sulla situazione milanese. Si tratta unicamente di una constatazione: la politica (ed i politici) dovrebbero essere un esempio per tutti, effetto che non si ottiene con la denigrazione degli avversari né, a maggior ragione, attraverso l’utilizzo di stereotipi offensivi e xenofobi.



Il video, intitolato "Vota consapevolmente", di cui sono protagonisti una signora ed un ragazzo seduti su una panchina, è infatti altamente razzista e di sicuro poco rispettoso della Costituzione, che garantirebbe il rispetto di ogni religione ed etnia.



"Milano non sarà più la città della Madonnina, ma delle moschee. Pisapia sarà proprio il sindaco degli stranieri", recita la signora.

Il ragazzo allora ne approfitta per leggere alcuni dei punti del programma di Pisapia, e la signora: "Finirà che ce li ritroviamo anche a guidare i tram…".

Il ragazzo: "Vuole modificare la legge che vieta la partecipazione ai concorsi pubblici per gli stranieri e introdurre il principio di residenza o di permesso di soggiorno".

"Per forza - commenta la signora - perché lui pensa ad una società multietnica. Come in via Padova, dove si accoltellano e i milanesi non possono uscire la sera".

La serie di preconcetti di cattivo gusto continua per tutto il video.



Sembra essere troppo nel 2011 richiedere una leale competizione in campagna elettorale ma, come negli sport i tifosi che incitano la propria squadra con striscioni razzisti sono puniti, allora forse anche in politica occorrerebbe essere altrettanto rigorosi.

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