Epidurale por favor | Un appassionato reportage sulla maternità in Italia
L'epidurale negata come pretesto per mettere a nudo i tanti luoghi comuni sulla maternità. Dall'Istituto Superiore di Sanità, agli esperti di gravidanza e parto, dalle aule universitarie alle tante voci di donne, tutti sembrano accettare...
Mercoledi, 19/01/2011 - L'analgesia epidurale nasce ottant'anni fa grazie al chirurgo italiano Achille Mario Dogliotti. Tecnica che ha trovato larghissimo impiego in medicina. Ma non in ostetricia, almeno non in Italia. Perché il dolore nel nostro Paese ha un significato che va oltre quello della semplice fisiologia.
I patimenti della partoriente sono il simbolo di una lotta tra natura e medicalizzazione; tra una natura sempre rispettosa della donna e del suo bambino, e una medicalizzazione maschile e prevaricatrice del corpo femminile e delle sue competenze.
Ideologie che di fatto negano alle partorienti l'accesso a cure antalgiche efficaci e sicure e che veicolano ed amplificano pseudoscienze e mitologie.
L'epidurale, la tecnica più sicura ed efficace per lenire i dolori del travaglio e del parto, viene equiparata a tecniche contenitive del dolore spesso prive di evidenze scientifiche.
Il dolore nel parto diventa occasione per accrescere empowerment e autostima della futura madre.
Il “come si dovrebbe partorire” in Italia apre una breccia per demolire definitivamente il diritto ad una Sanità Pubblica, a una medicina dei bisogni più che dei desideri e ad un parto sicuro per sé e il proprio bambino.
Epidurale por Favor vuole essere una raccolta di spunti di riflessione e un invito alle donne perché si interroghino su temi quali il diritto e l'informazione e a non sacrificarli sull'altare della potenza generativa femminile.
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