Il 29 e 30 agosto a Rapallo la nona edizione dedicata alla Fraternità. Come ogni anno seminari, tavole rotonde, dibattiti, arte
Parlare di fraternità oggi può sembrare paradossale dinanzi alle condizioni di estrema violenza, di individualismo esasperato, di profonde diseguaglianze che caratterizzano il nostro tempo. Occorre in effetti riconoscereche la fraternità rimane la promessa mancata della modernità. Entrata a far parte del famoso trittico della Rivoluzione francese, essa ci ha offerto, insieme alla libertà e all’eguaglianza, la visione di un umanesimo completo ma è stata di fatto marginalizzata dal lessico politico e economico, confinata nel regno dell’utopia. Come può dunque oggi la fraternità, che sembra la grande esclusa nelle società locali e globali, offrire un orizzonte di senso alla nostra epoca? Bisogna considerare che negli ultimi decenni la condizione umana è cambiata assai rapidamente. L’aumento simultaneo di potenza tecnologica e di interdipendenza planetaria ha provocato una mutazione nella condizione umana che ci ha reso sempre più una comunità di destino. Di fronte alle grandi crisi che ci sfidano il genere umano deve apprendere a pensarsi come una sola umanità: ci salveremo tutti insieme o ci perderemo tutti insieme. E’ questa la grande scommessa di una fraternità che non può essere imposta per legge ma diventare un modo dell’essere umano fondato sulla consapevolezza di una mutua appartenenza: si vive nella coscienza di essere parte di una comunità e quindi nella coscienza di dover agire conseguentemente. Per la prima volta nella storia umana la fraternità può quindi diventare concretamente universale: siamo tutti nella stessa barca planetaria. In questo senso sembra possibile parlare di un nuovo modo di abitare la Terra che ponga fine allo sfruttamento senza limiti da parte di un’umanità impegnata a produrre e a consumare in modo predatorio. Notevoli sono le consonanze tra questa visione e quella espressa nell’enciclica Laudato sì con la denuncia del paradigma tecnocratico che produce la cultura dello scarto, riducendo l’ambiente a cosa e le persone a numeri. Diseguaglianze sociali e dissesti ambientali sono conseguenze di un’unica crisi socio-ambientale e non si può pensare di venirne a capo se non costruendo un diverso paradigma in grado di farci vedere, e prima ancora percepire, la rete della vita, saldando in un unico sguardo l’io e il noi, l’individuale e il sociale, l’umano e il naturale.Che cosa succede senza una fraternità consapevolmente coltivata—ci si chiede nell’enciclica Fratelli tutti--, senza una volontà politica di fraternità, tradotta in un’educazione alla fraternità, al dialogo, alla scoperta della reciprocità e del mutuo arricchimento come valore? Succede che la libertà si restringe, risultando così una condizione di solitudine, di pura autonomia”. Allo stesso modo, possiamo aggiungere, l’eguaglianza senza la fraternità rimane un valore astratto. L’una e l’altra hanno una sola strada da percorrere se vogliono ispirare un nuovo umanesimo.
La crisi che stiamo vivendo dal 2008 è tanto radicale e profonda da richiedere – come si è detto - un vero e proprio mutamento di paradigma. Per quanto riguarda l’economia, il permanere e l’accentuarsi di iniquità e disuguaglianze sia all’interno dei singoli stati, sia fra gli Stati ricchi e quelli poveri, con le emergenze e le conflittualità sociali che ne conseguono, mostra il fallimento della concezione standard del mercato fondata sui concetti di concorrenza, competitività, egoismo che rimandano all’idealtipo dell’homo oeconomicus.L’inderogabile necessità di una transizione ecologica che sostituisca alla crescita quantitativa e allo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e degli animali uno sviluppo qualitativo esige l’affermarsi di una concezione relazionale dell’economia dove i rapporti di mercato siano uno strumento per generare ben-essere in termini di qualità dell’essere delle persone, della loro capacità di dare forma a impegni, obiettivi, valori, per ognuno e per tutti. La pratica della fraternità, non solo fra gli umani viventi, ma orientato alle generazioni future e agli animali, costituisce un fondamento essenziale della sostenibilità sociale, economica e ambientale. Infatti, la drastica riduzione della biodiversità generata da homo sapiens molto ha a che fare con una visione predatoria del rapporto con le altre componenti viventi e non del Pianeta. L’affermazione di un nuovo paradigma dell’economia del ben-essere non può non tenere conto di tale pratica in quanto componenti di una comunità di destino terrestre nella quale la fraternità consente il riconoscimento dell’uguaglianza, di dignità e diritti fondamentali insieme alla possibilità, per ognuno, di progettare e perseguire il proprio piano di vita attribuendole senso e valore nella consapevolezza che la cura di sé , la cura degli altri, compresi gli animali, e di quanto ci circonda si implicano vicendevolmente.
Il programma tematico
Analizzare il tema straordinariamente complesso della fraternità in una prospettiva interdisciplinare, esaminandolo da un punto di vista etico, sociale, politico, antropologico, filosofico, religioso, nella consueta declinazione che va dall’umano all’ambientale all’animale, sarà il compito del prossimo Festival della Bioetica 2025, giunto ormai alla nona edizione.
29 Agosto 2025 – Venerdì // Villa Queirolo
Ore 14.30 Apertura del Festival e Saluti delle Autorità
Ore 15 Lectio magistralis Mauro Ceruti
SESSIONE 1 – h 15.30 Fraternità e Sororità
SESSIONE 2 –h 17.00 La fraternità nella cura
Conferimento del Premio Marco Venturini
Ore 21.00 // Palco sul Mare – Parco Casale
La rete della vita. fratelli animali
Intermezzo musicale
I social fra solitudine e fraternità
30 Agosto – Sabato // Villa Queirolo
SESSIONE 1 – h 9.00 Fraternità e ecologia integrale: da Laudato Si a Laudate Deum
SESSIONE 2 – h 10.30 Economia di fraternità
Premiazione del Concorso Internazionale di Poesia
Premi alla carriera
Pausa pranzo
SESSIONE 1 – h 15.00 Fraternità e cultura della donazione
SESSIONE 2 – h 16.30 Oasi di fraternità. Spazi etici
Ore 21.00 // Palco sul Mare – Parco Casale
Fraternità tra le generazioni
Intermezzo musicale
Scienza e tecnologia a sostegno della fraternità
Ore 22,00 // Conferimento del Premio Festival di Bioetica 2025
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Comitato Scientifico: Luisella Battaglia (Presidente). Enzo A. Baldini, Natasha Cola, Paolo Donadoni, Franco Manti, Luisa Marnati
Segreteria organizzativa: Luisa Bellissimo, Annalisa Di Mauro, Alessandra Fabbri, Enrica Tresigliani
Media partner: NOI DONNE WEEK - www.noidonne.org /// RADIO RADICALE - www.radioradicale.it
Info turistiche: in caso di permanenza si consiglia di contattare I.A.T. Rapallo
Info Point Turistico - Piazza IV Novembre – Rapallo // iat@comune.rapallo.ge.it - Tel. 0185 230346
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