FIGLIE DI SHERAZADE. Raccontare per salvarsi la vita.
Il racconto come arma per difendersi. La voce come parola, come presa di coscienza, condivisione, testimonianza.
È la storia vera di due giovani donne che raccontano affinché altre donne possano un giorno vivere in condizioni migliori.
Finalista al Premio Ustica 2007 per il Teatro di impegno civile
Finalista al XVI Festival Internazionale di Lugano (Svizzera)
Premio Radio Rai Microfono di Cristallo 2007
Inserito nelle iniziative dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità 2007
Lettera di encomio del Presidente della Repubblica
È la storia vera di due giovani donne: una turca che vive in Germania e un'Afgana che torna dopo l'esilio nel suo paese. Due storie esemplari, due punti di vista apparentemente divergenti che convergono in un unico desiderio: la speranza di un mondo migliore.
Due donne si raccontano come in uno specchio ribaltato: una fuga e un ritorno, un dramma personale e le sofferenze di un popolo. Le due storie, nella loro diversità, scorrono parallele e nell’intrecciarsi producono, per analogia o per contrasto, un nuovo significato, che lascia alla riflessione dello spettatore l’ultima parola.
Lo spettacolo è inserito nel progetto
Libere di essere
Il progetto comprende la presentazione dello spettacolo “Figlie di Sherazade” itinerante in sei Comuni della Provincia;
MARCELLINA
ARSOLI
GUIDONIA MONTECELIO
FORMELLO
PALESTRINA
MANZIANA
e il Convegno Internazionale per la promozione della cultura delle pari opportunità
e della lotta alle discriminazioni di genere in collaborazione con la Fondazione Pangea Onlus
Progetto dell’Associazione Culturale /Compagnia Teatrale
“IlNaufragarMèDolce” www.ilnaufragarmedolce.it
in collaborazione con Fondazione Pangea Onlus www.pangeaonlus.org
Sostenuto dalla Provincia di Roma Provincia di Roma Assessorato alle Politiche Culturali
“INIZIATIVA REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LAZIO ASSESSORATO CULTURA, SPETTACOLO E SPORT”
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