Interrogativi, dubbi e riflessioni intorno alla riapertura delle scuole. Dai nidi in poi
Giovedi, 28/05/2020 - Figurarsi se non abbiamo tutti a cuore la scuola. Ma chi è del mestiere qualche problema se lo pone per le pubbliche iniziative di insegnanti, genitori e anche di autorevoli sostenitori richiedenti garanzia che a settembre si riapriranno gli istituti, a partire dai nidi. Non mi riesce di capire come l'interesse per bambini e ragazzi non debba partire dalla loro salute: viviamo una situazione strana, sotto l'effetto di un virus di cui non sappiamo nulla, né come si diffonde né se si evolve nel suo procedere. Non è finito. Sappiamo solo che non è governabile, che un vaccino non sarà facile né scoprirlo né distribuirlo: la storia delle altre epidemie dello stesso ceppo, avvenute in tempi di minor sicurezza medicale e minor igiene generale, sono durate un paio di anni. E' dunque doveroso prepararsi alla riapertura, ma gli insegnanti e le famiglie debbono sostenere le autorità scolastiche, dichiarando la propria disponibilità a diverse opzioni, per esempio anche a doppi turni con mascherine per bimbi e adulti.Oggi nessuno può garantire la riapertura, soprattutto per i piccoli. Il coronavirus può essere mutante e viaggiare mentre dobbiamo ritornare a produrre e lavorare in condizioni di sicurezza per evitare l'alternativa di morire di fame. Per questo ci vengono raccomandate le mascherine e il rispetto delle regole.
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