L'invito dell'Associazione Donne di carta a far circolare e a sostenere un Appello contro una discriminazione che colpisce Grazia Deledda, che è stata anche Premio Nobel
Martedi, 16/10/2012 - L'Associazione Donne di carta sostiene questo APPELLO e sottolinea che le persone libro dell'Associazione Donne di carta, circa 100, sparse in 15 città italiane, portano nel proprio repertorio a memoria ben più del 60% di libri scritti da donne, una realtà ben diversa da quella che il Ministero considera rilevante per l'educazione linguistica e letteraria dei giovani e rappresentativa della qualità culturale di questo Paese. E tra le donne che scrivono, Grazia Deledda, ovviamente, è più che presente - e non con un solo libro. Per libera scelta di lettori e lettrici che nella vita sono insegnanti, bibliotecari, editori, operatori culturali e quegli stessi giovani (uomini e donne) che si vorrebbe privare di modelli culturali diversificati contravvenendo a quel sacrosanto principio della bibliodiversità che garantisce la crescita di un pensiero critico, libero e indipendente soprattutto dal monopolio dell'omologazione culturale e sessista.
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