Solo 6 grandi elettrici per il prossimo Presidente della Repubblica, su di un totale di 58 designati dai rispettivi consigli regionali, attestano quanto sia incompiuta la democrazia paritaria in Italia
Martedi, 25/01/2022 - Lunedì 24 gennaio in Parlamento, riunito in seduta comune, sono iniziate le operazioni di voto che porteranno all’elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica, con una assemblea di votanti composta da 1009 grandi elettori, 630 deputati, 321 senatori (comprensivi dei 6 senatori a vita) e 58 delegati regionali. Ogni Consiglio regionale ha eletto tre delegati, due rappresentanti della maggioranza e un rappresentante della minoranza, di modo che fosse assicurata la sua rappresentanza, ad eccezione della Valle d'Aosta che ha, invece, un solo delegato. Un dato numerico balza immediatamente agli occhi, ove andiamo a verificare il numero delle donne presenti tra questi 58 grandi elettori regionali. Difatti esse sono 6, per la precisione in rappresentanza: dell’Abruzzo Sara Marcozzi (M5S), Campania Annarita Patriarca (Fi), Emilia-Romagna Emma Petitti (Pd), Trentino Alto Adige Sara Ferrari (Pd), Puglia Loredana Capone (Pd) ed Umbria Donatella Tesei (Lega).
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