Mercoledi, 22/10/2025 - Il 18 ottobre 2025 l’Oratorio della Chiesa delle Sacre Stimmate di San Francesco, luogo sconosciuto ai più, sebbene a due passi dal centralissimo Largo Argentina a Roma, e piccolo gioiello da riscoprire, ha degnamente ospitato un appuntamento musicale prezioso. Il concerto celebrava due mecenati d’eccezione: la regina polacca Maria Kazimiera Sobieska, che passò a Roma una quindicina di anni circa, a partire dal 1699, e il Cardinale Ottoboni. Maria Kazimiera, vedova di re Giovanni III di Polonia, icona della cristianità poiché nel 1683 aveva fermato l’avanzata dei Turchi a Vienna, fu una protagonista della vita culturale della città. L’incontro tra questa donna brillante e colta e un raffinato intellettuale come il cardinale Ottoboni fu particolarmente felice. I due presentarono nei loro rispettivi teatri privati una serie di drammi per musica, in un’amichevole e fertile rivalità che li spronò ad eccellere. Il cardinale era mecenate di Alessandro Scarlatti, mentre la Regina Sobieska ne incoraggiava e promuoveva il giovane figlio Domenico.
Il concerto celebrava l’amore per l’arte ed il teatro di questi due protagonisti della vita culturale romana della loro epoca e presentava nella prima parte l’Ouverture e alcune arie di “Tetide in Sciro” di Domenico Scarlatti, nella seconda la Sinfonia, duetti e arie tratti da “Il Ciro” di Alessandro Scarlatti. Questi due gioielli di musica barocca hanno ripreso vita grazie all’impeccabile esecuzione di una formazione completamente al femminile, l’Ensemble Giardino di Delizie, sotto la direzione artistica di Ewa Anna Augustynowicz. L’Ensemble, composto da musiciste italiane e polacche, ha tra le sue finalità quella di far conoscere e di valorizzare il repertorio barocco di Italia e Polonia. Una collaborazione culturale di successo, all’insegna della riscoperta di un repertorio ancora piuttosto poco conosciuto.
Giustamente applauditissimi i due soprani, Paola Valentini Molinari e Joanna Sojka, le cui voci limpide hanno regalato un’interpretazione ineccepibile, ben calibrata e ricca di sfumature, anche in arie che richiedevano notevole virtuosismo. Il concerto, eseguito prima a Villa Falconieri, a Frascati, si è poi ripetuto alla Chiesa di San Ferdinando a Napoli. A Roma era introdotto da due musicologhe, Teresa Chirico e Aneta Markuszewska, che hanno fornito al pubblico i necessari punti di riferimento storico-culturali, ma anche qualche gustoso aneddoto che ha piacevolmente alleggerito il tono della presentazione. La riscoperta della Regina Sobieska è già in parte avvenuta grazie a una recente mostra tenutasi ai Musei Capitolini che ne ricostruiva la vicenda biografica e la sua figura di donna colta, ambiziosa, intraprendente, lungimirante amante dell’arte. Fece della sua dimora, Palazzetto Zuccari, un centro culturale di rilievo, così come il cardinale Ottoboni con il Palazzo della Cancelleria. La mostra e il concerto, organizzati dal Giardino delle Delizie e dall’Istituto Polacco di Roma, hanno aggiunto un tassello alla nostra conoscenza del grande fervore culturale della Roma seicentesca, sottolineando il merito di chi, pur rimanendo dietro le quinte, sponsorizzava ed incoraggiava la produzione artistica e teatrale e hanno messo in luce l’eccezionale personalità di una donna che fu quello che oggi chiameremmo una Art Manager. Una pioniera, dunque, in un campo – quello dell’Art Management - in cui oggi le donne d’eccellenza abbondano: chissà se qualche volta pensano a chi le ha, solitariamente e tenacemente, precedute?
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