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La Costituzione diffusa. Per una prospettiva costituzionale di genere

La Costituzione diffusa. Per una prospettiva costituzionale di genere

Noi Rete Donne / Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali (DUMAS) Università di Sassari

Domenica, 05/10/2025 -

Noi Rete Donne / Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali (DUMAS) Università di Sassari  
La Costituzione diffusa. Per una prospettiva costituzionale di genere.

Le donne non sono una minoranza, rappresentano circa la metà della popolazione, ma talora è così che sono trattate, nonostante l’impegno di chi - a partire dalle nostre formidabili madri costituenti –ha dedicato la vita a perseguire il riconoscimento e l’attuazione della piena parità.

Il progetto, ideato e promosso da Noi Rete Donne, associazione attiva sui diversi fronti della democrazia paritaria, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari, intende proporre una lettura inedita della nostra Costituzione per valorizzare l’impatto specifico che il diritto costituzionale formale e vivente esercita sulle diverse fasi e dimensioni della vita delle donne.  

L’evento di esordio è dedicato all’art. 1 della Costituzione: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

L’analisi si concentrerà nello specifico sul concetto di lavoro, su cui si fonda l’impianto repubblicano e che è da intendersi nel senso più ampio di capacità di contribuire al benessere individuale e della società con il proprio impegno, escludendo dinamiche legate a privilegi ereditari che cozzano con la forma di stato democratico sociale inaugurata dalla Costituzione del 1948.

In questo contesto preme sottolineare che in Italia ma non solo, le donne primeggiano per risultati nelle scuole di ogni ordine e grado, negli studi universitari salvo diventare categoria evidentemente svantaggiata nel momento in cui ci si affaccia alla vita professionale e pubblica e – soprattutto – al circuito della rappresentanza

La prima dimensione su cui si dovrebbe intervenire per promuovere una rappresentanza equilibrata tra i generi nelle istituzioni è culturale: la resistenza nel sistema di retaggi discriminatori costituisce un ostacolo significativo alla piena realizzazione delle potenzialità delle donne e impone una riflessione sulle misure utili per rimuovere le discriminazioni dirette e indirette e garantire la partecipazione paritaria al tessuto produttivo, sociale e istituzionale in un’ottica di interesse collettivo, non solo femminile.

Gli incontri di approfondimento seguiranno secondo una scansione che non rispetta l’ordine numerico degli articoli della Costituzione ma saranno organizzatianche in ragione delle proposte e delle idee che chiediamo di far pervenire via messaggio whatsapp o e-mail a Daniela Carlà (+39 338 8379840),Antonella Roselli(3356091156; antonellaroselli@gmail.com ), Marilisa D’Amico (marilisa.damico@unimi.it), o a Carla Bassu (carlabassu@uniss.it).


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