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La radice del compimento: un fantasy ironico che parla d'amore

La radice del compimento: un fantasy ironico che parla d'amore

Il primo di una trilogia ambientata in un mondo fantastico. E' il libro di Laura Drennon, che ha come sottotitolo 'Creature di confine' (Vanda Epublishing)

Lunedi, 12/06/2017 - Un giorno e una notte speciali nella vita di Violet, ultima nata pura della stirpe degli Orchi, innamorata della bellissima Fata Dispensatrice di Sogni. Un amore talmente impossibile che sembra impossibile anche solo poterlo sognare. Un sogno così irrealizzabile da condannare l’Orco all’esilio, nel Regno delle Vane Speranze. Finché un giorno il canto della Fata le giunge così struggente che Violet infrange ogni regola per andare dalla sua amata, sfidando anatemi, incantesimi, nemici. Ma non saranno solo le creature magiche ad aiutarla nell’impresa disperata di riunirsi alla sua Fata, in una incursione nel “mondo di là” l’aiuto di una mortale, una ragazza, sarà determinante.

Il mondo dei Folletti, delle Fate, dei Maghi e degli Orchi narrato attraverso le avventure dei suoi abitanti, il mondo degli umani visto con gli occhi delle creature fatate. La storia di un amore vero, un fantasy ironico e romantico per chi non ha paura di amare e sognare, guidato solo dalla legge del cuore. E' "La radice del compimento. Creature di confine", il libro di Laura Drennan (videointervista), pseudonimo con cui l'autrice firma il libro, che arriva dopo trascorsi in cinema e in teatro, Laura è studiosa di mitologia a folklore irlandesi ed è attivista del movimenteo delle donne e LGBT. "Ho scritto questo romanzo seguendo un irrefrenabile desiderio di libertà - spiega l'autrice -. Avevo scritto in precedenza per il cinema e una volta per il teatro (una commedia scritta e diretta da me) e regolarmente mi trovavo a fare i conti, letteralmente i conti, con possibilità e costi di realizzazione delle scene che andavo immaginando. In un romanzo invece la fantasia tua e di chi ti legge non ha limiti e gli effetti speciali possono essere ancora più sorprendenti nella mente di chi trasforma in immagini le cose che tu descrivi . La scelta di scrivere un romanzo fantasy è stata un atto di libertà estrema, creando un mondo completamente inventato con personaggi in grado di compiere magie e vivere avventure incredibili e la costruzione del racconto affidata solo alla mia creatività. Poi, già che c’ero, inebriata da quel senso di libertà che in effetti da un po’ alla testa, ho scelto di raccontare nel romanzo fantasy una storia d’amore come piace a me. Un amore vero, bello e tormentato, fra creature magiche dello stesso sesso. Violet e Uisling, l’ultima nata pura della stirpe degli Orchi e la Fata Dispensatrice di Sogni, due personaggi autenticamente femminili che vivono un amore intenso avversato dai loschi interessi di un mago cattivo, nel mondo delle creature fatate in cui tutto è possibile e non esiste lo stigma dell’orientamento sessuale. Sono altri infatti i motivi che spingono il mago cattivo a separare le due amanti. È un libro che consente una lettura di puro e assoluto svago e questo per me è molto importante, perché penso che un libro oltre ad essere informazione deve essere intrattenimento. Non si pensi che scrivere una storia “leggera” richieda meno impegno che scrivere un saggio, anzi, far divertire è molto più difficile che annoiare. Il libro è scritto nei canoni ortodossi del fantasy e contiene, per chi li sa cogliere, moltissimi riferimenti alla mitologia gaelica, per il resto è una bella favola e una storia d’amore per lettrici e lettori di ogni età".





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