Ogni giorno una donna è vittima di violenza tra le mura domestiche.C'è bisogno di leggi, pene certe e di un profondo cambiamento culturale per porre fine al problema
Lunedi, 18/10/2010 - Sabato una donna è stata uccisa dentro il bagno di casa dall'ex marito.Domenica a Cagliari una donna è stata accoltellata dall'ex marito, e oggi la polizia ha scoperto che un anno fa una donna è stata uccisa per aver collaborato con la giustizia.
E domani?
chi sarà la prossima vittima? E' sconvolgente poter constatare come sempre più spesso le donne sono vittime di una violenza già preannunciata da tempo.
Mariti denunciati, compagni che uccidono le loro donne per la paura di essere abbandonati.
La situazione è drammatica. La violenza tra le mura domestiche uccide più del cancro.
Una volta le nostre mamme ci dicevano:"Stai attenta agli estranei!", "non salire in macchina con persone che non conosci".
Oggi la realtà è diversa, devi avere paura proprio di chi ti sta accanto.
Tu non lo sai, ma la stessa persona a cui hai giurato amore eterno, sarà quella che decreterà la tua fine.
E' evidente che le istituzioni, e la società civile non possono più far finta che il problema non esiste, ma c'è bisogno di un profondo cambiamento culturale, di leggi e pene sicure per fare in modo che altri figli non debbano assistere al funerale delle loro madri, e che altri genitori e fratelli e sorelle si vedano strappate via le persone a cui vogliono bene.
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