Venerdi, 13/05/2011 - La vita è un dono, è l’inizio dei nostri giorni terreni, la morte è la fine dei nostri giorni terreni…si può morire per malattia, per incidente, per caso..si può morire per colpa di altri, per mano di altri. Io non auguro la morte a nessuno, neanche al mio peggior nemico… qualora lo avessi…preferirei una giusta pena detentiva, perché chi sbaglia deve pagare, chi delinque deve essere condannato ad una pena certa altrimenti si perde il senso delle cose…non solo della giustizia ma il senso del vivere insieme in una società, il senso della libertà, il senso del rispetto verso gli altri. Sarebbe come tornare all’epoca dell’uomo primitivo che viveva in piccoli gruppi, si rifugiava nelle caverne, cacciava per vivere e combatteva i suoi simili per sopravvivere. La vita in comunità ha un senso se si rispettano le regole e le regole sono dettate dalle leggi che i singoli stati si sono dati con i loro ordinamenti. La società è formata da un insieme di gruppi, in ogni gruppo ci sono tante cellule..il gruppo più piccolo è la famiglia. Partiamo dalla famiglia perché è dall’unione dell’uomo e della donna che nasce la vita, che nasce il futuro. Solo dall’unione di un uomo con una donna si può riprodurre e quindi rinnovare la società altrimenti se si bloccasse la procreazione saremmo una razza a termine...adesso siamo una civiltà a tempo indeterminato (solo noi possiamo distruggerci…). La famiglia vive per procreare e chi non ne ha la possibilità, di solito, cerca di adottare un bambino..per dare un senso alla vita..perchè? Si è vero… si può stare insieme anche senza figli ma ha senso? Io soddisfo i miei bisogni corporali, vivo una vita intensa ma cosa lascio alla comunità, alla società? Nulla!!! Tutti dobbiamo contribuire affinchè la società progredisca per questo dobbiamo metterci del nostro, dobbiamo dare un contributo…sarebbe troppo egoistico ed egocentrico prendere solamente e non dare nulla, non dare qualcosa per il bene di tutti..si di tutti..perchè mettere al mondo un figlio o adottarne uno abbandonato oltre che un gesto di immenso amore è un contributo all’umanità perché immettiamo nuove vite nella comunità contribuendo al mantenimento della specie e forse anche al suo miglioramento. La famiglia si fonda su regole semplici: amore, solidarietà, comprensione, condivisione, sopportazione ma soprattutto esempio…si esempio da dare ai figli!! Noi ci lamentiamo spesso della poca educazione dei giovani e ce la prendiamo con la scuola, con i mezzi di comunicazione (giornali, televisione, internet, etc…), con la società in genere ma siamo noi i primi a sbagliare!!!! I ragazzi, i nostri figli non fanno altro che copiare le nostre abitudini quando le ritengono giuste e adatte a loro o contrastare le nostre imposizioni quando non coincidono con le loro aspettative. Dobbiamo educare i nostri figli fin da piccoli, con molto sacrificio, non dobbiamo delegare a nessuno questo compito!!! Certo la scuola materna, la baby-sitter, i nonni sono ausili, aiuti importanti ma siamo noi genitori che dobbiamo dare l’esempio, le regole di vita, non possiamo aspettare che siano altri a farlo per noi perché l’esempio si da giorno dopo giorno, momento dopo momento, situazione per situazione, caso per caso ecco perché il mestiere del genitore è difficile ma è anche il più bello del mondo! Solo inculcando i sani principi, educando nel rispetto degli altri, facendo vivere e crescere il bambino in una famiglia responsabile si può sperare che un domani diventato adulto sappia affrontare la vita e dare a sua volta il giusto contributo per una società migliore. Certo poi entrano in gioco la scuola, il mondo del lavoro, la vita quotidiana ma questi problemi sono talmente vasti che ne parleremo in altra sede..adesso mi volevo concentrare sulla vita, sulla formazione della persona, sul suo modo di essere inserito nella società, di vivere insieme ai suoi simili, di giudicare i suoi simili, di condannare i suoi simili. Noi donne e uomini di questa società siamo consapevoli che vivere insieme è difficile, è complesso, è complicato… meglio stare isolati, per conto proprio, meglio non dover sottendere a tante leggi e regolamenti, meglio una regola sola….la mia regola!! Poi invece, per fortuna dico io.., siamo portati come esseri umani a parlarci, a comunicare, a socializzare, a vivere insieme nel rispetto reciproco, a formare nuclei familiari, piccoli nuclei di persone, villaggi, paesi, città, nazioni…meglio così dico io…tutti abbiamo bisogno di tutti!!! Questa è la mia regola…certo nel vivere insieme sorgono anche problemi. Ci sono persone che per motivi vari: invidia, rivalsa, odio, etc., offendono, uccidono i loro simili, compiono barbarie, stuprano, violentano anche gli esseri più indifesi come i bambini…come si può restare insensibili, immobili di fronte a questo? Non si può certamente ed allora nascono le contrapposizioni tra giustizialisti e colpevolisti. Ossia tra chi vuole che il colpevole venga giustiziato con la pena di morte e tra chi vuole vederlo condannato alla giusta pena detentiva. Sono posizioni che nascono e si accrescono in famiglia in base alle proprie esperienze personali, alla propria vita vissuta, alle conoscenze fatte, agli ambienti frequentati per lavoro, alle vicende che si sentono narrare dai mass-media, visitando su internet i vari siti e comunque nella vita quotidiana parlando con i vicini, con i colleghi di lavoro, con gli amici. L’idea così formata si consolida ogni volta di più al ripetersi del fenomeno malvagio o delittuoso facendo crescere nel proprio intimo la convinzione di essere nel giusto e poi parlandone con altri si cerca la complicità di chi la pensa allo stesso modo raggiungendo la certezza che si è nel giusto! Questo è un fenomeno umano…normalissimo…io mi appoggio a chi la pensa come me ed insieme ci battiamo contro gli altri che sono il nemico comune! Cosa porta questo? Alla contrapposizione, ed allo scontro muro contro muro togliendo ogni possibilità di dialogo ad entrambi le parti. Il dialogo, la comunicazione è l’unica possibilità che abbiamo per riuscire a capirci….non possiamo rinunciare al dialogo…costi quello che costi…ci vuole rispetto da ambo le parti! Certo ognuno è libero di pensarla come vuole siamo in un paese democratico..così dicono almeno…nessuno può avere il libero arbitrio di decidere sulla vita degli altri chiunque essi siano e qualunque cosa abbiano commesso! Se fosse così saremmo nel caos totale, anarchia pura…certo le leggi sono carenti, i tribunali lavorano male, i giudici a volte sono troppo compiacenti, la giustizia è lenta insomma è carente ma questo non ci autorizza ad uccidere perché altrimenti se sono nervoso, se ho subito un torto, se ho avuto un trauma, se qualcuno mi disturba mi sento autorizzato ad ucciderlo solo perché mi dava fastidio la sua presenza…No!!! Non può essere così..mi rifiuto di credere che persone che hanno visto la sofferenza con i loro occhi, persone che hanno visto i bambini violentati, donne che sono state stuprate, persone che hanno subito molestie di ogni genere in base al loro desiderio di vendetta mascherato sotto le vesti della giustizia altro non facciano che chiedere la morte dei responsabili, pensando così di chiudere questo ciclo maledetto.
Chi molesta, chi violenta, i pedofili talvolta sono persone che da bambini sono stati molestati, violentati, stuprati ecco l’evoluzione della specie da vittima a carnefice, allora adesso uccidendo il carnefice uccidiamo anche la vittima di allora…2 piccioni con una fava…ci liberiamo di un pericoloso criminale e mettiamo pace alle sofferenze di questa persona iniziate magari in giovane età…allora forse conviene veramente uccidere! La soluzione è definitiva e vale per ora e per allora!!!! Ma attenzione se vale questa teoria prepariamoci per il futuro: condanniamo a morte il carnefice e la vittima di adesso!!! Così avremo risolto i problemi del presente e del futuro!!!! Ma la vittima è un povero innocente…..certo…chi lo mette in dubbio!!! Ma questo povero innocente un domani, se non avrà superato i problemi psicologici che subentrano sempre cosa farà? Il carnefice!!! Allora chi ammazziamo prima: Il Dottor Jackil o Mister Hide visto che parliamo della stessa persona solo vista in fasi temporali diverse della sua vita?
Scusate sto usando toni forti, ma chi di noi si sente di giudicare? Chi di noi ucciderebbe una persona? Chi di noi si sente nel giusto? Chi di noi è assolutamente certo della colpevolezza? Chi di noi si sente di togliere la vita ad un’altra persona? Io ho molti dubbi…su di me..chiaramente..parlo per me stesso!
IO, ELIO RONCELLA NON TOGLIERO’ MAI LA VITA DI PROPOSITO AD UN’ALTRA PERSONA, NON UCCIDERO’ GRATUITAMENTE OD A PAGAMENTO, NON CONDANNERO’ A MORTE NESSUN ESSERE UMANO PERCHE’ NON SONO DEPOSITARIO DELLA VITA E DELLA MORTE, SONO SOLO UNA PERSONA CHE HA AVUTO IL DONO DI NASCERE E PER QUESTO RINGRAZIO DIO E I MIEI GENITORI PER AVERMI DATO LA VITA!!!
E allora, direte voi che cosa possiamo fare, che cosa dobbiamo fare per arginare le violenze, le crudeltà, i delitti efferati di questa nostra società? Sicuramente dando il nostro contributo ovunque nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella comunità! Tutto parte dall’educazione, dall’essere consapevoli di ciò che si fa, che si dice, dell’esempio che si da ,,,questo lo dobbiamo alle future generazioni e se a noi è mancata questa educazione dobbiamo cercare di recuperarla…si parla tanto di formare i bambini …ma noi generazione adulta siamo in grado di formarli, di educarli in maniera corretta? O li stiamo portando verso un mondo irreale fondato sui falsi principi, su degli ideali sbagliati legati all’apparenza e non alla sostanza, sul raggiungimento delle proprie aspettative a discapito di tutto e di tutti? Ossia verso un mondo egoistico ed egocentrico dove io sono il fulcro su cui ruota tutto il mondo intorno. Che cosa centra mi direte? Centra ...per capire l’impostazione della vita ..il tutto nasce da li…io vivo per me e per la mia famiglia esclusivamente o vivo perché sono una cellula della società ed in quanto tale devo dare il mio contributo al miglioramento ed al mantenimento della specie? Ognuno interpreti liberamente come vuole e come crede…
Infine cosa si può fare di concreto per combattere queste ignobili azioni dei pedofili da cui è partito il mio ragionamento:
- educare i figli ad essere accorti nei rapporti/relazioni con persone adulte (in particolare modo con gli uomini);
- mai fidarsi delle apparenze, controllare sempre gli atteggiamenti del bambino…attraverso i suoi cambiamenti di umore, i suoi silenzi, i suoi digiuni, le sue chiusure al mondo esterno dietro la sua tristezza c’è un messaggio, c’è una disperata richiesta di aiuto che dobbiamo cogliere;
- un appello alle mamme: siate presenti e consapevoli della situazione emotiva dei
vostri figli..molte volte, la maggior parte delle volte, le violenze avvengono in famiglia, da parte di membri della famiglia o parenti stretti o affini…tenete sempre presente il carattere dei vostri figli…se un bambino non è sereno, solare, tranquillo …ha dei problemi…non minimizzate, non pensiate che gli passerà ma indagate…molte volte la causa del male sta sotto lo stesso tetto!!! Denunciate tutto e subito non abbiate paura delle conseguenze state per salvare una vita umana!!!! Non voglio demonizzare gli uomini, per carità…ma purtroppo le statistiche parlano chiaro!!
Questa la prevenzione ma la cura per i mali di adesso, quelli attuali, qual' è?
Sicuramente essere vigili noi adulti, chiunque noi siamo, non necessariamente i genitori, i maestri d’asilo, gli insegnanti, i parenti, gli amici, etc., tutti dobbiamo denunciare casi anomali di violenze, non dobbiamo nasconderci, non dobbiamo evitare le nostre responsabilità. Poi una legislazione più snella, veloce e mirata per questi tipi di reato così abominevole anche solo a parlarne..con pene più che severe da scontare in carcere senza usufruire degli sconti/agevolazioni della legge Gozzini. Il carcere è più duro della morte credetemi…morire è un attimo …marcire in carcere giorno dopo giorno è pesante molto pesante. Dopo aver scontato la pena, si perché comunque ci sarà un fine pena, se questi malati sono irrecuperabili allora vanno isolati in nuovi istituti per malati mentali, vanno contrassegnati con sistemi elettronici (braccialetto), vanno controllati cercando di rieducarli se possibile..io non escludo nulla. Raggiungere questo obiettivo, in questo particolare momento politico, non è facile visto anche come si tengono in piedi i Tribunali e le Procure della Repubblica, le carenze organiche di personale, di mezzi, di strumenti informatici, di risorse finanziarie, etc., forse li si tiene così perché fa comodo a qualcuno…forse una giustizia lenta favorisce il raggiungimento di altri scopi ma questi sono argomenti da affrontare in altre sede.
Questo è il mio pensiero, sviluppato nel tempo partendo dalle origini ed arrivando ai giorni nostri. Grazie a chi ha avuto la voglia e la pazienza di leggere questa NOTA, spero non sia stato tempo perso per voi e che vi abbia lasciato la curiosità di pensare,la voglia di riflettere su cosa c’è aldilà della barricata…cosa ne pensano gli altri, insomma.
Scusate per il mio linguaggio a volte colorito, a volte troppo duro ma questi argomenti mi toccano profondamente e talvolta mi trovo nell’imbarazzo della scelta: meglio la vita o meglio la morte per questi criminali? E’ difficile scegliere, decidere ma poi mi viene in soccorso la ragione, il mio modo di essere, il mio amore per la vita e tutto mi appare più facile, tutto mi sembra riconducibile a scelte sagge e dettate dal buon senso.
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