Lo spettacolo ‘Olympe’ ispira la società civile a uscire dagli stereotipi della detenzione femminile, invocando giustizia sociale e diritti delle donne
Martedi, 23/12/2025 - Ormai da circa dodici anni ‘Le Donne del Muro Alto’ calcano le scene dentro e fuori ‘le mura’: la compagnia teatrale nata nel carcere di Rebibbia femminile grazie all’attenzione per il sociale, alla passione instancabile ed alla ferma credenza nel potere educativo del teatro della regista e ideatrice del progetto, Francesca Tricarico (Associazione ‘Per Ananke’), si rivolge a donne detenute, ex detenute e donne in misure alternative alla detenzione. Oggi, dopo anni di attività laboratoriali, e di spettacoli interni ed esterni al carcere, anche in teatri della Capitale (fra questi, il Teatro Preneste, il Palladium e il MAXXI) e non solo, la Compagnia torna in scena in un luogo prestigioso: l'Auditorium Parco della Musica di Roma, con due date, una dedicata al pubblico, spettatori e appassionati, domenica 25 gennaio alle ore 18.00, e l’altra, il 26 mattina, indirizzata alle scuole, con una finalità pedagogica molto importante.
Dopo l'apertura del MAXXI, per la prima volta il vostro laboratorio, che è cresciuto negli anni, ha uno spazio in una delle sale dell'Auditorium Parco della Musica: secondo te è un segnale di apertura del territorio al lavoro educativo che fa con le donne il teatro in carcere (in particolare la tua compagnia) e come può la collettività sostenere il grande lavoro che avete fatto in questi anni?
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