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Le donne calabresi e l’arte della bella politica

Le donne calabresi e l’arte della bella politica

“Alba in scogliera” un fantastico evento realizzato dalla creatività di tre Assessore della Locride insieme ad altre figure istituzionali di spicco.

Martedi, 02/09/2025 - Capo Bruzzano, Bianco (Reggio Calabria), 31 Agosto ore 6:00 del mattino, per contemplare l’alba con “La Musica del Mare” celebrata dall’Hyle Saxofone Quartet dell’Accademia di Musica Lettere e Arti SENOCRITO della Locride. Numerosissimi spettatori hanno accolto l’iniziativa di un concerto nella spiaggia con un’estemporanea di pittura, per immortalare la bellezza dell’alba sulla riva del mare: MUSICA IN. RI. V. A., acronimo di Interventi di Ripristino e Valorizzazione Ambientale. Un’alba speciale, frutto di un grande lavoro di squadra tra Regione Calabria, Calabria Verde, il Dipartimento Ambiente e Turismo, l’Ente Ferrovie e i Parchi Marini della Calabria, con Pietro Vittorio Pileci, figura chiave nell’ambito della gestione e valorizzazione dei parchi marini calabresi. La scogliera di Capo Bruzzano, anticamente Capo Zefirio, luogo indicato anche dall’Oracolo di Delfi, annovera una storia affascinante, proprio come la sua bellezza, riconosciuta da Lega Ambiente come tra le 11 spiagge più belle d’Italia. Facile intuire l’amore degli abitanti per questo luogo, che sotto il sole cocente dell’estate calabrese, molte donne pronte a sensibilizzare i turisti e indigeni, con un gruppetto di robusti lavoratori della Forestale si sono adoperati per ripulire dalla spazzatura e dal degrado quel gioiello della natura che è la scogliera di Capo Bruzzano. A restauro finito, un cartello per gli sporcaccioni: multa da 1000 a 10000 euro, per chi devasterà ancora quell’angolo di Paradiso. Un luogo “sacro” scelto anche dalle tartarughe marine per nidificare; Infatti, la spiaggia, loro habitat naturale, ha ispirato lo scultore Vincenzo Baldissarro, figlio d’arte, di disvelare la forma imprigionata nella roccia. In questo caso, una meravigliosa tartaruga scolpita, dagli occhi del colore oltremare, trasformando un vecchio forno in disuso divenuto ormai una brutta discarica. La scogliera di Capo Bruzzano finalmente non è più abbandonata a se stessa, proprio come uno dei tanti angoli meravigliosi della natura calabrese.
Luoghi abbrutiti dalla grevità dei comportamenti irresponsabili di moltissimi fruitori; nonostante tutto essi sopravvivono alla sfida di chi non considera la loro esistenza un bene sociale e ambientale fondamentale alla vita di tutti gli umani.
Alcuni sindaci, come Domenico Modaffari, Domenico Silvio Pizzi e Giovanni Versace, rispettivamente di Africo Nuovo, di Ferruzzano e di Bianco, hanno iniziato, insieme all’Assessore Regionale all’Ambiente e Turismo, Giovanni Calabrese, un dialogo costruttivo con tutte le forze sane in campo, per valorizzare lo stile di vita dei cittadini e dei loro territori.

Da sinistra: il sindaco e le due assessore di Bianco,
l’assessora Bumbaca di Locri, Pietro Pileci

Amare, in fondo, è più facile che distruggere! Per questo sono scese in campo le donne, determinanti anche per l’ideazione e la realizzazione del progetto, come le assessore: Teresa Catanzariti con Maria Muià del Comune di Bianco e Domenica Bumbaca del Comune di Locri, ideatrice quest’ultima di molte scelte artistiche, come l’estemporanea e gli originalissimi e funzionali cavalletti costruiti con delle semplici canne! Agli artisti che hanno aderito si presentava uno spettacolo mozzafiato: il quartetto di sax sulla riva del mare e le tre empatiche assessore che consegnavano cavalletti, tele, colori e ristoro a fine concerto, con degli appetitosi cornetti al cioccolato. L’evento continuerà anche con un’esposizione dei dipinti presso il Comune di Bianco. Le note emozionanti hanno anticipato e dato impulso ai primi bagliori del Magenta tra cielo e mare, con un sole come infuocato, contaminando i cuori dei presenti, già colmi di speranza.
Un’alba d’amore per l’Arte, una terapia della libertà per l’individuo, fondamentale per la crescita personale e per una profonda comprensione di sé e della realtà. L’approccio artistico permette di connettersi con le verità più profonde dell’esistenza. Riconoscere e amare la natura, con la volontà di agire per il Bene comune e la difesa dell’ambiente -spesso un ecosistema fragile, che necessita di una rinnovata identità-, rende tutto più umano.

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