Risorgimento - Il ruolo delle eroine meridionali nella costruzione dell’Unità d’Italia. Antonietta De Pace, una combattente
Martedi, 21/02/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2012Eroine (non più) dimenticate
La cordicella che veniva concessa alle donne condannate all’impiccagione per “custodire il pudore” tenendo legati i lembi della veste durante l’impiccagione venne rifiutata a Eleonora de Fonseca Pimentel, che “dovette far fronte alla morte senza le mutande che le avevano strappato via mentre indossava l’abito delle recluse”. I suoi illustri natali non le valsero neppure per avere il “triste privilegio di morire di scure anziché di laccio”, tanto i rivoltosi - soprattutto se donne - erano odiati dall’aristocrazia. È uno dei ritratti delle eroine del Risorgimento - tratteggiati sapientemente e curati con particolari che restituiscono con efficace immediatezza la loro umanità - da Marina Cepeda Fuentes in “Sorelle d’Italia. Le donne che hanno fatto il Risorgimento” (ed Blu). L’autrice, spagnola da tempo in Italia e giornalista dai multiformi interessi, racconta ‘l’altro Risorgimento’ attraverso documenti e testimonianze, leggende e poesie. Un libro che ha il pregio di porgere storie ed episodi con eleganza e dovizia di riferimenti e che si unisce ad altri studi nella convinzione che non basta qualche strada intitolata o qualche lapide impolverata a rendere omaggio a quelle eroine.
T.B.
Lascia un Commento