La Casta illude l'elettorato che vi sarà un cambiamento spostando l'asse politico a Sinistra.
Martedi, 17/05/2011 - Ritengo che l'ondata di entusiasmo per la vittoria del Centrosinistra nelle elezioni amministative di ieri sia assolutamente ingiustificata, in quanto gli schieramenti vincenti sono gli stessi (con pure operazioni di facciata) ad essere corresponsabili (spesso in connivenza con la Destra nel consolidamento di un consociativismo comunque sempre presente) del disastro di questo paese.
I partiti in Italia sono tutto fuorché democratici e da oltre trent'anni si sono sempre venduti ai poteri forti di cui non sono altro che patetiche marionette. In questo senso Castro ha ragione quando afferma che i partiti non sono affatto garanzia di democrazia ed in Italia questa verità è ampiamente verificabile dato che quello che restava della democrazia loro l'hanno praticamente "uccisa".
In realtà ieri non ha vinto il cambiamento, ma si è riaffermata la solita logica dei partiti, rinchiusa dentro i soliti schemi di potere. E' stato inoltre riaffermato che il "partito di maggioranza" in questo paese è quello degli astenuti che stanno crescendo sempre di più, proprio perché la politica, questa politica è incapace di gestire davvero le questioni critiche del paese e del vivere quotidiano della gente comune.
La questione quindi non è "Berlusconi sì" o "Berlusconi no", perché anche quando questo personaggio sarà costretto a lasciare l'incarico per vari motivi, resteranno le solite squallide logiche di potere che ne hanno permesso l'ascesa e hanno provocato il disastro attuale a cui stiamo assistendo.
Alla fine della fiera, domani tutto tornerà come prima, perché i partiti continueranno a comportarsi con la solita arroganza puntando alla logica del "tiriamo a campare" accordandosi sistematicamente con l'opposizione e fregandosene altamente dei loro compiti nei confronti della cittadinanza. E questo semplicemente perché finché non si supera la logica ormai logora degli schieramenti (che puntano unicamente al mantenimento di questo sistema sociale ed economico e non ad una sua radicale sostituzione!) e non si giunge alla formazione di una classe dirigente partendo dalla gente comune e controllata costantemente da essa, nulla potrà mai davvero cambiare in meglio in questo paese e soprattutto nessuna democrazia compiuta potrà veramente prendere nascità ed affermarsi nei fatti.
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