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Macelli e macellai

Macelli e macellai

Questa in Italia è stata un’estate di macelli e macellai.

Giovedi, 07/10/2010 -
Questa in Italia è stata un’estate di macelli e macellai.

I primi macelli di cui parliamo riguardano le morti di 14 donne. In maggioranza assassinate da individui con cui avevano avuto un rapporto affettivo.

I loro macellai sono individui privi di tutto quanto di buono appartiene alla nostra specie in fatto di rispetto e amore, perché essi fanno parte di una tribù aliena, ma assai diffusa nella nostra società, che considerando l’esistenza delle loro compagne un fatto relativo, quando quest’ultime dimostrano di volere una propria autonomia, le eliminano e poi dichiarano: “L’ho fatto perché l’amavo troppo. Non potevo vivere senza di lei”.

Qualche volta si suicidano, altre volte finiscono in galera o in case di cura e quando escono, talvolta ripetono il gesto.

E poi c’è stata un’altra categoria di macellai, quelli che usano l’acido per sfigurare le donne che li rifiutano, privandole per sempre di sogni e speranze.

La parola stalking significa “fare la posta”, quella che fa il cacciatore con la preda in attesa di ucciderla. Molte sono le donne che denunciano il partner perché le perseguita, l’ha fatto anche qualcuna delle vittime, ma invano.

Dal 7 luglio di quest’anno esiste la sentenza 25527 emessa dalla Corte di Cassazione, che afferma che dopo la seconda denuncia di molestia, la macchina della giustizia si deve muovere celermente per proteggere le vittime di stalking con misure di sicurezza efficaci, quali gli arresti domiciliari o il fermo del persecutore.

Diminuirà il numero delle vittime?

Ma il macello è continuato con gli stupri di molte donne.

Un episodio: lei era ubriaca. Tutti e due, avevano bevuto molto. Quando l'hanno trovata priva di sensi, lo stupro era già avvenuto. Un'amica di lui, in attesa nel cortile del commissariato, ha dichiarato:” Ma che violenza, figuriamoci, è stata una ragazzata, un gioco. Si sono piaciuti, e l'hanno fatto, ecco tutto. Magari lui c'è andato un po' più pesante, può succedere, erano ubriachi tutti e due." (Repubblica 8 agosto 2010).

I protagonisti di questa storia sono tutti minorenni.

“…La società di sicurezza informatica Symantec diffonde un software di monitoraggio dell’attività dei figli in Rete. Secondo uno studio che ha analizzato 3,5 milioni di ricerche in tutto il mondo, ha scoperto che le parole più cercate sono Google e Youtube, ma la quarta parola più digitata è «sesso» e «porno» è la sesta in graduatoria. (Lastampa.it, 13 agosto, 2010)

Che idea si stanno facendo del sesso gli/le adolescenti? Con chi si confrontano? Quali sono i ruoli che le ragazze pensano di dovere interpretare in un rapporto? Se le informazioni le traggono dai siti porno, non dobbiamo stupirci se uno stupro viene considerato “andare giù un po’ più pesante”.

Non sarà il caso di pensarci?

Infine c’è stata una forma più leggera di macello, ma significativa. 200 ragazze, sono state assunte da un’agenzia per presenziare ad un evento. Le giovani, tutte di bella presenza (quelle basse o bruttine sono state eliminate), fino all’ultimo non hanno saputo a quale “evento” avrebbero dovuto presenziare.

Le richieste facevano pensare ad un casting televisivo, perché bisognava rispondere a canoni precisi: taglia 42, altezza 170 cm, capelli biondi, piacenti. Precise anche le indicazioni sull’abbigliamento: vestito nero e tacco di almeno sette centimetri. Magari qualcuna, memore delle abitudini di importanti personaggi politici italiani, ha sperato, forse, ad un trampolino di lancio per qualche ingaggio permanente in tv o per una poltrona al Parlamento Europeo.

E invece, per una paga di 60/80 euro hanno dovuto ascoltare una lezione del leader libico Ghedaffi.

Ca s’à dda fa pe campà!



Rita Sperone

Coordinamento donne valpellice

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