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Mattarella e la Nazionale Femminile di Calcio: 'Il vostro è un percorso magnifico!'

Mattarella e la Nazionale Femminile di Calcio: 'Il vostro è un percorso magnifico!'

Le affermazioni delle donne nello sport e il richiamo del Presidente della Repubblica all’articolo 3 della Costituzione sul tema dell’uguaglianza e delle pari opportunità

Martedi, 29/07/2025 - Il femminile di giornata.sessantasette / Mattarella e La Nazionale Femminile di Calcio: Il vostro è un percorso magnifico!
E’ il 23 luglio quando a Ginevra “Le Azzurre”, come vengono affettuosamente chiamate le ragazze della squadra nazionale di calcio, dopo emozionanti vittorie nel Campionato Europeo si preparano ad una storica semifinale a cui l’Italia non arrivava da 28 anni. La squadra da battere è l’Inghilterra, campione in carica e vicecampione mondiale.
La partita vede le calciatrici spendersi e giocare in modo eccellente e il finale, davvero doloroso, è a loro svantaggio, determinato all’ultimo minuto dei tempi supplementari da un rigore delle avversarie, peraltro discusso da chi se ne intende.
Come è immaginabile, è traumatico a soli 30 secondi dalla vittoria.
E con loro a soffrirne sono i 4 milioni di persone che hanno seguito la squadra con passione, come stimato dalla Rai, pubblico da affiancare alla foltissima tifoseria arrivata in Svizzera per seguire in presenza le ragazze Italiane. Le Azzurre hanno oramai conquistato un pubblico vastissimo.
La delusione è enorme e la squadra si prepara, con il comprensibile dispiacere, ad andare oltre e tornare ad altri programmi. Ma un po' davvero come nelle storie che hanno qualcosa di imprevisto, quasi di magico, le Azzurre hanno un tifoso super speciale che le ha seguite passo passo perché, come spiegherà, i suoi impegni gli hanno consentito di vedere le partite in TV. Ma non solo, era infatti pronto ad essere con loro a Basilea, dove si sarebbe svolta la finale.
E quel tifoso d’eccellenza è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con immediatezza invita la squadra al Quirinale con il loro allenatore, accompagnata dal presidente del Coni Luciano Bonfiglio, dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina e dal ministro Andrea Abodi.
L’incontro tra Mattarella e le Azzurre comunica un’emozione, un’autenticità e un significato che si trasmette a chi lo segue o ne legge il resoconto, dando un immediato e credibile messaggio.
La prima a parlare è la Capitana Cristiana Girelli che, emozionatissima ed incapace di trattenere le lacrime, afferma: “…abbiamo consapevolezza di valere e di poter sognare in grande”; l’applauso è forte e Mattarella partecipa convinto. La Capitana riprende: "sappiamo che sulle nostre spalle non abbiamo solo la maglia azzurra, ma il sogno di tante bambine che vogliono arrivare lì dove siamo noi: ogni bambina con un pallone in mano ha diritto a sognare”. Entrando poi nel merito della sconfitta dolorosa aggiunge: "Non è questo momento a definirci: è il cammino. Siamo un collettivo che sa cadere senza spezzarsi”.
Le parole della Capitana trovano udienza e riscontro proprio in Mattarella il quale, come tanti italiani e italiane, proprio dallo spirito di squadra è stato affascinato e, come ha rivelato, era pronto a partire per la finale a Basilea.
Non a caso nel suo saluto esordisce sottolineando: “che magnifico torneo! Avete scritto una bellissima pagina di sport. Avete fatto onore al Paese, alla maglia, alla bandiera. Voi il vostro trofeo l’avete conquistato, perciò dovete evitare di restare prigioniere della successione di numerosi episodi sfortunati, da ultimo quella magnifica parata della nostra portiera su rigore che faceva ben sperare per i rigori”.
Il Presidente, considerata la sua volontà di incontrarle, le ha riempite di gioia rendendo un dono il cambio dei loro programmi e regalando un’occasione resasi davvero speciale come sottolinea il commissario tecnico Andrea Soncin, presente con la squadra. Ed è proprio considerando le parole di Mattarella e il clima condiviso da tutte e tutti che dice: "la delusione sta lasciando spazio all’orgoglio” e aggiunge “la nostra è una vittoria culturale. Abbiamo sentito il Paese stringersi attorno a noi, la delusione per quanto avvenuto la stiamo superando pensando al nostro percorso. Oggi non abbiamo festeggiato una vittoria ma un successo intangibile, che è anche più duraturo. Le Azzurre sono il simbolo dell’Italia migliore che non si ferma mai e si rialza dopo le cadute”. Parole che hanno trovato visibilmente il conforto della Capitana a lui vicina e conferma nell’espressione dei volti di tutte le componenti della squadra.
Andando oltre l’occasione dell’incontro, il Presidente Mattarella nel suo discorso ha colto anche l’occasione per una riflessione più ampia sulla condizione femminile. Il richiamo è all’articolo 3 della Costituzione, sull’uguaglianza e le pari opportunità. "E’ sempre stato più difficile per le donne, sin dalla preistoria. E c’è tanto ancora da fare. Ma lo sport serve anche a questo, a migliorare la condizione delle relazioni sociali, le consolida e le rafforza. E voi l’avete fatto, dando un contributo importante per rendere il paese più giusto e consapevole”.
L’incontro, voluto da Mattarella ed organizzato contro ogni abitudine in poche ore, assume un significato daiale proprio alle donne che anche nello sport, ampliando sempre di più le discipline in cui si misurano, consolidano la loro affermazione. Peraltro non sono pasvvero importante valorizzando lo sport e contemporaneamente andando oltre, allargandosi ai grandi temi della nostra società e rivolgendosi in modo specsate molte settimane da quando abbiamo visto il Presidente Mattarella ai campionati di tennis a Roma. Era il 17 maggio e Jasmin Paolini trionfava a Roma battendo l’americana Coco Bauff agli Internazionali d’Italia, proprio davanti al Presidente, andato, non casualmente, per sostenerla e valorizzare anche in quella occasione "l’avanzata” dei successi femminili". Ed è una gioiosa foto proprio con tal ospite d’eccellenza e tenendo in braccio la coppa più grande di lei che la nostra tennista immortala il ricordo di quel giorno memorabile.
Considerando questo “femminile di giornata”, dedicato al valore degli auspici degli incoraggiamenti di Mattarella, partendo dalle Azzurre del calcio, è impossibile sorvolare e non aggiungere in chiusura una notizia altrettanto “fresca di giornata” che conferisce ulteriore conferma, valore, consistenza e speranza a quanto riportato fin qui. E’ il 27 luglio e si tratta di un'altra squadra formidabile di azzurre ben note: la squadra di pallavolo. A Lodz in Polonia, dove si svolge la Volleyball Nations League / 2025, le nostre per il terzo anno hanno vinto l’oro battendo il Brasile. Una medaglia che ci riporta a un anno fa quando alle Olimpiadi, proprio loro, ci regalarono grandi emozioni battendo in finale gli Stati Uniti.
Paola Ortensi 29 luglio 2025


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