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Milano / ‘Fata Morgana- memorie dall’invisibile’ a Palazzo Morando

Prorogata fino al 4 gennaio la mostra che ‘indaga come pratiche considerate marginali abbiano sovvertito convenzioni artistiche e sociali, aprendo nuove prospettive sui rapporti tra conoscenza e mistero, tecnologia e spiritualità..’

Mercoledi, 19/11/2025 - Grazie allo straordinario successo di pubblico e critica, sarà prorogata fino a domenica 4 gennaio 2026 Fata Morgana: memorie dall’invisibile, la mostra ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi per Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, a cura di Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum e Marta Papini.

Nel solo primo mese di apertura, Fata Morgana ha accolto oltre dodicimila visitatori, raccogliendo recensioni entusiastiche su tutti i principali quotidiani nazionali e su prestigiose riviste internazionali. Con ingresso gratuito e un programma di visite guidate e attività didattiche, la mostra continua ad attirare un pubblico vasto e trasversale – scolaresche, studiosi, turisti, appassionati e curiosi – confermandosi come una delle esposizioni più visitate e discusse dell’autunno milanese.
Riconoscendone l’eccezionale accoglienza e la qualità del progetto, il Comune di Milano ha concesso in via straordinaria la proroga fino al 4 gennaio 2026, estendendo l’apertura di oltre un mese rispetto alla data inizialmente prevista (30 novembre 2025).

“Fata Morgana è la dimostrazione di come un modello di istituzione aperta e diffusa possa continuare a sorprendere e coinvolgere un pubblico sempre più ampio – dichiara Beatrice Trussardi, Presidente della Fondazione Nicola Trussardi –. Da oltre vent’anni la Fondazione porta l’arte contemporanea fuori dagli spazi tradizionali, rendendola accessibile a tutti e intrecciandola con la storia e l’identità dei luoghi della città. Il successo di questa mostra conferma la forza di un approccio inclusivo e partecipativo, capace di unire ricerca artistica e curiosità collettiva, e di restituire all’arte il suo ruolo di esperienza condivisa e di apertura verso l’altro.”

“Con Fata Morgana Palazzo Morando ha ritrovato una voce inedita – afferma Gianfranco Maraniello, Direttore dell’Area Musei d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano –. Questa collaborazione con la Fondazione Nicola Trussardi non solo ha realizzato un eccellente esempio di sinergia pubblico-privato, ma ha anche permesso di valorizzare e reinterpretare il nostro patrimonio attraverso lo sguardo trasversale dei curatori. È un progetto che ha saputo coniugare la vocazione internazionale della Fondazione con la missione civica del museo, offrendo nuove chiavi di lettura e rafforzando il legame tra le istituzioni culturali e il pubblico della città.”

Fata Morgana: memorie dall’invisibile è un progetto concepito dalla Fondazione Nicola Trussardi per gli spazi di Palazzo Morando, con cui instaura un dialogo diretto. L’elegante edificio barocco nel cuore del Quadrilatero della Moda fu dimora della contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini (1876–1945), mecenate e studiosa di discipline allora considerate eccentriche, come alchimia, teosofia e spiritismo. La sua duplice vocazione, filantropica e mistica, rende oggi Palazzo Morando il cuore concettuale della mostra, che intreccia la sua eredità con le ricerche artistiche dedicate al mistero dell’invisibile.

Il titolo si ispira alla figura leggendaria di Fata Morgana, sorella di Re Artù, maga e custode di illusioni, simbolo di libertà e anticonformismo, e al poema omonimo che André Breton scrisse nel 1940, dove sogno e realtà si confondono in un altrove visionario. Da questo immaginario nasce una mostra concepita come un museo nel museo, che attraverso duecentoottantasei opere di settantotto artiste e artisti, articolate in otto sezioni, esplora i legami tra arte, spiritualità, esoterismo e conoscenza. Ne emerge un atlante dell’invisibile, un viaggio tra apparizioni e rivelazioni che, dall’Ottocento a oggi, racconta come le pratiche più eccentriche abbiano saputo mettere in discussione i confini dell’arte, interrogando le relazioni tra fede e scienza, memoria e immaginazione.

Lontana dal voler dimostrare il soprannaturale, Fata Morgana indaga come pratiche considerate marginali abbiano sovvertito convenzioni artistiche e sociali, aprendo nuove prospettive sui rapporti tra conoscenza e mistero, tecnologia e spiritualità, potere e immaginazione. Il percorso intreccia storie e visioni che, tra Ottocento e contemporaneità, mettono in discussione gerarchie di genere e limiti del pensiero razionale, componendo un mosaico di mondi interiori e alternative alla razionalità dominante.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione a cura di Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum e Marta Papini, edita da Electa, che raccoglie testi e immagini delle opere esposte, insieme a contributi critici di Jennifer Higgie, Vivienne Roberts e Julia Voss, e alla traduzione del poema Fata Morgana di André Breton.

La Fondazione Nicola Trussardi ringrazia i mecenati che condividono la sua visione e ne supportano i progetti rappresentando Il Cerchio.

Un sentito ringraziamento va a DELTALIGHT per il sostegno alla produzione della mostra.

Si ringraziano infine tutti gli artisti e i fantasmi, vicini e lontani. 

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