Venerdi, 25/06/2010 - Benché sia uno sport ideato, giocato e prodotto da uomini, il calcio mi attrae.
Mi piace anche se è raccontato e commentato da un mondo di uomini in giacca e cravatta e a noi femminucce non resta che il ruolo di spettatrici!
Ieri guardando i programmi sportivi Rai di pre- e post- partite Mondiali ho contato la sola presenza femminile della plastificata giornalista Paola Ferrari.
Credo che Lorella Zanardo, autrice de “Il corpo delle donne”, riterrebbe la manipolazione chirurgica alla sua faccia il pegno che la Ferrari ha pagato per poter stare in video.
Almeno però è brava, competente e non più giovanissima, tutte caratteristiche che è difficile ritrovare nelle donne televisive di oggi.
Quello che non mi spiego invece è la presenza di Linda Santaguida.
La Santaguida non presenta (non è la conduttrice), nè intrattiene (non è una showgirl), nè esprime pareri sulle partite (non è un’opinionista). Qual è allora la sua funzione all’interno del programma?
La ragazza ha nel curriculum una partecipazione all’ ”Isola dei famosi” e un fidanzamento con un tronista.
A quale scopo, mi chiedo ancora, piazzare una bella ragazza per poi non farle dire o fare niente?
Linda Santaguida ha nel programma la stessa funzione di un soprammobile in una casa: un bell’oggetto che migliora l’estetica dell’ambiente.
Forse forse che il calcio non è solo un mondo maschile, ma anche maschilista...?
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