Altre attiviste stanno combattendo per il futuro del pianeta e non hanno la stessa visibilità
Domenica, 29/09/2019 - Alla fine di una settimana che ha visto milioni di giovani nel mondo e in Italia mobilitarsi il Global Climate Strike, è anche importante ricordare – senza nulla togliere a Greta Thunberg – che ci sono molte altre giovani attiviste che come lei stanno combattendo per cercare di assicurare un futuro al pianeta e a cui non viene data la stessa visibilità.
Isra Hirsi, di Minneapolis, ha sottolineato come lavorare nei movimenti di protezione per l’ambiente significa spesso non vedersi rappresentata: benchè infatti le comunità di colore negli USA e nel mondo siano quelle che più soffrono per gli effetti dell’inquinamento e del riscaldamento globale, la maggioranza di attiviste e attivisti a cui viene data visibilità sono bianchi – come osserva Isra: le voci delle persone di colore e di chi è povero vengono raramente rappresentate e la leadership nei movimenti ambientalisti è spesso in maggioranza bianca.
Artemisa Xakriabá vive in Brasile e ha sottolineato come le comunità indigene siano colpite più di altre dal cambiamento climatico. A new York, durante il Global Climate Strike ha dichiarato:“combattiamo per Madre Terra perchè la lotta per madre terra è la madre di tutte le lotte…Stiamo lottando per le vostre vite, stiamo lottando per le nostre terre sacre. Ma siamo perseguitati, uccisi, solo perchè proteggiamo i nostri territori”.
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