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Palestina o resort? Ultimo atto

Palestina o resort? Ultimo atto

Sembrerebbe ormai sempre più chiaro l’intento iniziale di chi viola senza vergogna ogni diritto internazionale.

Sabato, 23/08/2025 - Mentre si consuma la strage di un popolo inerme e affamato, la vita di altri popoli non ancora attaccati dalla furia violenta e disumana del potere distruttivo, si ritrova nel godimento della propria vacanza. Il numero indicibile di bambini palestinesi morti per fame e per colpi d’arma da fuoco mentre si recavano a procurarsi acqua e cibo, riesce ancora a non scuotere profondamente le coscienze di chi mangia e beve tutti i giorni. Un accenno di demagogico interesse, proviene da alcune aree politiche, rimaste fino ad ora forse in una sorta di” vigile attesa”, senza una cocente e cosciente proposta, per contrastare tanta disumanità e diabolica perfidia. Il banale tentativo di uscire dalla finestra di Overton in cui l’umanità intera sembra essere ormai precipitata, indigna ancor più chi si rifiuta di credere alla buona fede di qualsiasi area politica. Siamo tutti responsabili. Ci sarebbero persone in grado di lottare e governare democraticamente ma non è ciò che può permettere un governo carnefice e suicida allo stesso tempo.
Tra la lobby delle armi e le multinazionali del farmaco, per l’essere umano sembra non esistere più la libertà di un pensiero cosciente. Come si può diventare indifferenti a tutti quei bambini innocenti che lasciano tragicamente questa specie di vita e al genocidio in atto?
Il sociologo statunitense Joseph P. Overton, durante la sua attività di analista politico, elaborò un costrutto sociologico, per il quale una comunità o un Paese, in un dato momento storico, possa ritenere accettabili l’insieme di idee inizialmente ritenute deprecabili. La finestra di accettabilità può spostarsi ed espandersi notevolmente anche in pochissimo tempo, quasi con la stessa velocità con cui cambia la moda, fino a ritenere accettabili anche idee poco prima inaccettabili. Così la nuova cultura, alla stregua di una banale omologazione, può modificare in brevissimo tempo anche l’anima di un popolo. L’assurdo è che la flessibilità del condizionamento operante è soltanto l’altra faccia della medaglia del “dogma”. Impressionante la rigidità di pensiero di chi razionalizzi la violenza e l’omicidio come necessari e indispensabili. In questi ultimi anni, abbiamo visto come gli aggettivi usati da Overton, per spiegare il fenomeno dell’allentamento della finestra, siano sfilati sotto i nostri occhi senza alcuna coscienza dall’inconcepibile all’accettabile, ragionevole e infine legalizzato! La politica ci da una mano per alleggerire le nostre coscienze, magari con una firma tardiva attraverso i social, o con discorsetti carichi di sdegno, mentre i bambini e non solo, continuano barbaramente a morire e il riconoscimento tardivo di uno Stato, semmai arriverà, troverà solo l’idea di un popolo e troppe macerie.

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