Il Forte richiamo del Consiglio D’Europa agli Stati membri, per promuovere efficaci politiche di prevenzione della violenza contro le donne, una delle violazione più gravi dei diritti umani, e la constatazione dell’insufficienza delle misure repressive, quando queste ultime siano accompagnate da interventi volti all’aspetto educativo e culturale, costituisce lo sfondo nel quale la Provincia Regionale di Siracusa, Assessorato Pari Opportunità insieme, al Centro Antiviolenza – Antistalking “La Nereide Onlus, come ha ribadito la Dott.ssa Antonella Fucile, responsabile Ufficio pari Opportunità Prov.SR, da anni, collocano la propria strategia di prevenzione della discriminazione di genere e della violenza.
Nella ricorrenza del 25 novembre, anche quest’anno, l’amministrazione provinciale ha inteso raccontare la propria azione con quella di altri soggetti che operano sul territorio per la prevenzione della violenza e presentare alla cittadinanza, agli uomini, alle donne, e successivamente alle scuole e ai giovani, una occasione di approfondimento e di riflessione sulla inderogabile necessità del rispetto della differenza di genere per lo sviluppo di una società democratica. Pertanto, L’Assessore alle Pari Opportunità , Niki Paci, ed il Centro Antiviolenza –Antistalking “La Nereide”, presidente Adriana Prazio, 0931 61000-349 7586157, e con la collaborazione della dott.ssa antonella fucile, hanno presentato in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne, proclamata dall’ONU, il documentario di Elisabetta Francia dal titolo:PARLA CON LUI –Storie di maltrattamenti, stupri e brutalità tra le mura domestiche -, narrate dalla viva voce dei persecutori. Per la prima volta la parola agli uomini nel documentario di Elisabetta Francia “Parla con lui”; Storie violente di quelle che fanno la cronaca di ogni giorno, protagonisti gli uomini, vittime le donne, le mogli, le fidanzate. Storie, per una volta, viste dall'angolo di visuale degli uomini: che cosa pensano, che cosa autorizza la loro mano ad alzarsi, le loro parole a ferire e distruggere ogni autostima, la loro sessualità ad offendere? Ma anche che cosa 'Io violentato, nella normalità quotidiana, alimenta questa violenza, in quali stereotipi sulle donne e in quali pensieri, antichi ma ancora radicati, sui ruoli, nuota? "Parla con lui", il documentario firmato da Elisabetta Francia e Caterina Serra, sostenuto dal Ministero delle pari opportunità e dalla Provincia di Milano progetto che coinvolge anche, le carceri e le scuole), ha cercato di spezzare il silenzio degli uomini. In 50 minuti a comporre un quadro che lascia molte inquietudini scorrono le parole di chi maltratta, ma anche i pensieri degli studenti sul rapporto con l'altra e sull'immaginario plasmato dai corpi di plastica della pubblicità e dalla pornografia e le reazioni degli ascoltatori di una trasmissione radiofonica La regista Elisabetta Francia ha voluta ringraziare personalmente ed ha inviato un comunicato al centro Antiviolenza – Antistalking “La Nereide” e in occasione della proiezione, la presidente Adriana Prazio, ha letto ai presenti il messaggio.: “Grazie per avere scelto di proiettare il mio documentario, questo è un piccolo contributo che ho cercato di realizzare con il mio lavoro di regista per aprire anche in Italia gli orizzonti sulla violenza domestica I dati, spaventosi e drammatici, sottolineano l’urgenza di rivedere una strategia politica, sociale, culturale e legislativa in grado di affrontare questa tragica realtà. La percezione e la soglia di tolleranza della violenza domestica dipendono soprattutto dal livello di sensibilizzazione della popolazione. Aprire un conflitto interno al maschile è quindi una questione politica centrale. Partendo dalla constatazione che la violenza contro le donne riguarda innanzitutto gli uomini, il documentario vuole raccontare il processo di mutamento della coscienza e della consapevolezza maschile nei confronti della violenza, affrontando alcuni dei temi centrali di questa drammatica problematica: quali sono gli stereotipi culturali che alimentano la violenza nei confronti delle donne? Qual è il lavoro che si sta facendo per cambiare questa mentalità “patriarcale”, a partire dalle scuole, dai luoghi di lavoro, dai linguaggi della comunicazione, dalle carceri? E come è cambiato il rapporto tra i nuovi padri e i propri figli? Ho scelto di far parlare solo gli uomini perché vorrei una loro riflessione, o mancata elaborazione di ciò che hanno fatto, potrebbero fare, o non vorrebbero mai fare. Per questo ho intervistato anche uomini che non hanno mai usato violenza. Lasciare loro la parola presuppone un’apertura, un’occasione per noi e per gli uomini di interrogarsi su ciò che costituisce il proprio vissuto privato e sociale, cercando di evitare semplificazioni o facili generalizzazioni. Grazie Elisabetta”.“Il Documentario dà la parola agli uomini:quelli violenti e quelli che potrebbero diventarlo, ma anche quelli che si schierano contro quelli che per professione vengono a contatto con situazioni di violenza. Attraverso una serie di interviste con uomini di età ed esperienze di vita diverse, realizzate in contesti molto differenti tra loro, il documentario racconta l’immaginario collettivo in cui viviamo.” Quando si parla di violenza alle donne l’attenzione si concentra in particolare sulla vittima, su quanto le è successo, sui metodi e sugli strumenti più idonei per aiutarla a superare nel miglior modo possibile il trauma subito. Elisabetta Francia continuando a parlare del progetto ha raccontato che ha deciso di lavorare con un’altra prospettiva, ovvero dal punto di vista maschile, sia in un’ottica di prevenzione e sensibilizzazione, sia di conoscenza e contrasto del fenomeno.. L’obiettivo è duplice. Da un lato, coinvolgere attivamente gli uomini, soprattutto le giovani generazioni e le figure educative, in una riflessione sulla relazione tra i generi e sulla violenza. Dall’altro, sensibilizzare e formare tutti i soggetti che per motivi professionali e di volontariato possono trovarsi a confronto con situazioni di violenza, che non sempre viene denunciata e manifestata (dagli insegnanti agli avvocati, dai servizi ai luoghi di lavoro ecc. Cogliamo l’occasione per ringraziare lì Assessore Niki Paci, la Dott.ssa Antonella Fucile, il giornalista Daniele Carrozza, la consigliera comunale Carmen Castelluccio, il Prof. Giuseppe Cappello dell’Ufficio Scolastico provinciale, Francesca la Spada che hanno animato un interessante dibattito.
Adriana Prazio – Centro Antiviolenza –Antistalking “La Nereide”,Onlus
Centro Antiviolenz-Antistalking "La Nereide" - presidente Adriana Prazio 0931 61000 - 349
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