Ridurre gli sprechi, aumentare l'efficienza e mantenere la gestione pubblica
Giovedi, 24/03/2011 - La giornata mondiale dell’acqua è stata un’occasione importante per far riflettere sull’importanza di questo prezioso bene vitale.“Le parole d’ordine in questo settore devono essere sempre più improntate all’efficienza, al risparmio ed alla gestione pubblica.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.Il dibattito su questo tema è più che mai d’attualità, soprattutto in vista del referendum del quale siamo promotori, che ha già visto la raccolta di oltre 1 milione e 400 mila firme per far sì che un bene fondamentale come l’acqua non finisca in mano ai privati, poiché la riteniamo e la riterremo sempre “bene comune”.Inoltre, la privatizzazione porterebbe ad un consistente aumento del costo del servizio, derivante non soltanto dalla necessità di remunerare i costi di gestione, ma anche dall’esigenza dei privati di realizzare profitti dalla fornitura dei servizi idrici. Le esperienze già realizzate in tal senso lo confermano.Tutto ciò aggraverebbe ulteriormente la spesa delle famiglie italiane per l’acqua che, mediamente, per una famiglia che consuma 200 metri cubi di acqua l’anno, ammonta a 328,22 Euro (secondo i dati della VIII Indagine Nazionale sul servizio idrico Federconsumatori) e, nel 2011, secondo le previsioni dell’O.N.F. –Osservatorio Nazionale Federconsumatori, aumenterà di 21 Euro.Per arginare questi aumenti e per ridurre al minimo gli sprechi in questo settore, quindi, è indispensabile intervenire, sia sul versante istituzionale sia sulle abitudini di consumo di ogni singolo cittadino.Ecco quindi alcune proposte di Federconsumatori ed Adusbef:
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