S’inaugura giovedì 20 maggio alle ore 17.30 a Trieste, nella Sala Comunale d’Arte di piazza dell’Unità d’Italia, 4, la mostra intitolata “Percezioni”, personale dell’artista Luisa Rustja, con intervento critico di Marianna Acc
Lunedi, 10/05/2010 - La rassegna, visitabile fino al 13 giugno, propone una serie di dipinti su tela e juta realizzati dal 2004 a oggi, che riassumono l’evoluzione del linguaggio formale e cromatico dell’artista dal figurativo d’inclinazione postimpressionista all’astrazione e all’informale.
Temperamento genuino e vitale - scrive Accerboni - Luisa Rustja ha il colore e la pittura nel sangue: una passione, che a un certo punto della vita è sbocciata insopprimibile e che l’artista ha saputo affinare grazie anche alla frequentazione di qualificati atelier in ambito regionale.
Il naturale talento ha fatto istintivamente ripercorrere alla pittrice l’evoluzione linguistica e stilistica, che prende avvio con l’impressionismo e, attraverso tale movimento, segna l’esordio della modernità: un punto di rottura con il gusto figurativo del passato, il quale fonda il proprio linguaggio sulla pittura en plein air, molto frequentata dalla Rustja, e sulla capacità di catturare la luce naturale e di trasfonderla nelle immagini pittoriche.
Dopo aver sperimentato con vigore, interesse e buon esito il linguaggio impressionista e postimpressionista, la forza istintiva e l’intuizione, che caratterizzano la sua pittura, hanno condotto successivamente l’artista verso la graduale semplificazione formale dell’immagine, che la pittrice riesce a raggiungere felicemente fino ai limiti dell’astrazione e dell’informale, spesso sorretta, quand’è utile all’armonia dell’opera, da una matericità modulata, ricca e convincente, la quale assume anch’essa funzione narrativa.
Luisa Rustja ha dimostrato in tal modo di voler esperire i gradini fondamentali dello scibile pittorico moderno e contemporaneo, ma anche di essere in grado di percepire e recepire, ancora una volta in modo del tutto intuitivo e istintivo, le vie e le opzioni più recenti, cui guarda l’arte di oggi, che sta ritornando sovente, seppure in modo nuovo, sui propri passi, attraverso la proposta di immagini neo-figurative. Dopo tale rassegna, la quale riassume sinteticamente l’evoluzione linguistica della pittrice - conclude il critico - sarà proprio quest’ultimo il suo nuovo campo d’indagine e di sperimentazione.
Luisa Rustja nasce a Trieste nel 1948. Ha studiato pittura con il maestro udinese Roberto Dolso e, alla Scuola del Vedere del capoluogo giuliano, con gli artisti Claudio Feruglio e Roberto Tigelli. Ha frequentato gli atelier del maestro espressionista Paolo Cervi Kervischer, di Silvano Clavora e di Franco Chersicola e ha approfondito l’acquarello con Claudia Raza.
Ha iniziato a dipingere nel 2004: da allora lavora intensamente e con passione, esprimendosi attraverso l’olio su tela e juta, la tecnica mista (realizzata con gesso in polvere, vinavil, acqua, malta sabbiata e pigmenti) e l’acrilico.
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Ha preso parte a numerose rassegne collettive, tra cui, a Trieste, ad alcune edizioni della Mostra del Paesaggio ordinate alla Biblioteca Statale e a Palazzo Costanzi, al Gran Palais di Parigi, alle mostre internazionali Arte senza confini, allestite dall’Art Gallery nella propria sede triestina, a Klagenfurt, a Salisburgo, alla Casa della Cultura Gruden di Aurisina (Trieste) e al Castello di Duino (Trieste). Tra le altre, ha partecipato alla collettiva di Porto S. Rocco patrocinata dal Comune di Muggia, alle mostre allestite nel capoluogo giuliano per la Barcolana 2004 e per le Nozze Carsiche 2007. Ha preso parte ai concorsi ENDAS di Sappada, dell’Atelier degli Artisti di Trieste e a diversi concorsi internazionali.
A Trieste ha allestito mostre personali alla Galleria della Libreria Triestina (2004), alla Galleria Milko Bambic di Opicina (2005), al Circolo Canottieri Adria (2005), allo Spazio d’arte Bossi e Viatori (2006), al Centro Avalon (2009) e negli spazi espositivi della Provincia a Rupingrande. Nel 2009 è stata presente in Slovenia con una personale all’Hotel Safir di Sesana e all’Hotel Maestoso di Lipica. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
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