Login Registrati
Perchè le Donne di classe domani saranno alla manifestazione "Se non ora, quando?"

Perchè le Donne di classe domani saranno alla manifestazione "Se non ora, quando?"

Il nostro appuntamento è alle ore 14 a piazza del Popolo (angolo via del Babbuino). Portate cartelli, e possibilmente anche un ombrellino rosso, segno di riconoscimento dei nostri contenuti. Baci a tutt* La dea Kalì

Sabato, 12/02/2011 - Sono la Dea Kalì ed anche io parteciperò alla giornata del “Se non ora, quando?” di domenica 13, non per adesione all’appello che la promuove, ma per reazione a ciò che di insidioso quell’appello ripropone, che può colpirci di ritorno come un boomerang pericoloso.







Io la croce della morale e della doppia morale non la voglio portare sulle spalle.







Non scendo in piazza per dire che non sono una escort.







Non scendo in piazza per difendere la mia dignità, ma per difendere la mia libertà e la mia autodeterminazione.







Non scendo in piazza contro la prostituzione, ma contro l’uso strumentale delle donne nella sfera privata e in quella pubblica, sia di notte che di giorno.







Non mi rassegno al disfacimento culturale, politico, democratico, antropologico, di cui Berlusconi è simbolo, che ha travolto questo paese, ma non scendo in piazza per chiedere le sue dimissioni sull’onda scandalistica dei festini e per via giudiziaria. Io lo voglio sconfiggerlo per via politica.







Mi rifiuto di seguire la telecamera impazzita dell’opinione pubblica, dei mass media, del mondo della politica, che oggi zoomma sull’arem del capo distorcendo le immagini della scena e raccontando la storia delle donne “per male”.



Non mi rassegno all’idea di una politica che non ha mai saputo mettere al centro il rapporto tra i sessi e il legame inestricabile con la dimensione privata.



Infine, dato che la vicenda dell’arem del Presidente chiama in causa soprattutto gli uomini e il loro rapporto con sessualità/ potere/ politica/ mondo, la parte maschile che sarà presente domani in piazza vorrei che per una volta non parlasse a mio nome, che invece di reclamare la mia dignità di donna, quindi del paese, reclamasse la propria.



Gli uomini, cittadini qualsiasi o politici presenti, saranno capaci di rompere il silenzio?



Diranno di sentirsi offesi in quanto uomini?



Se sarà così si aprirà forse una speranza di cambiamento, altrimenti le cose resteranno al punto in cui sono, con o senza Berlusconi.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®