Prosegue con successo fino al 17 dicembre alla Galleria Rettori Tribbio 2 (Piazza Vecchia, 6) di Trieste la mostra personale della pittrice Nora Carella, curata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna propone una trentina di opere realizzate dall’artista a olio su tela nel 2010: per la maggior parte inediti, i lavori sono dedicati al tema della natura morta di vetri e di fiori e alle vedute d’acqua, con particolare riferimento alla laguna di Venezia.
In questa mostra, che testimonia alcuni aspetti della sua produzione più recente - scrive Accerboni - Nora Carella propone una sequenza di opere realizzate in prevalenza nel 2010: paesaggi d’acqua, ispirati in prevalenza alle vedute lagunari e di Venezia, e nature morte di vetri e di fiori, che dipinge spesso a memoria, usando, a volte, soltanto le dita. E cogliendone con tratto magistrale le trasparenze e, come nei suoi notissimi ritratti, la luce.
Il magico scintillare di quest’ultima attraverso l’acqua della laguna e la luce racchiusa entro eleganti forme di cristallo rappresenta infatti da alcuni anni la nuova maniera di Nora Carella. Che, come ogni vero artista, è capace di rinnovare il proprio linguaggio e, in questo caso, di reinterpretare attraverso un segno luministico anche i colori e i temi di un raffinato quotidiano. La pittrice sa racchiudere nel suo pennello, in modo del tutto personale, la grazia e il lirico sentire di De Pisis e il silenzio della pittura morandiana, arricchendo per altro spesso tali parametri di una veemenza fauve, che fa da contrappunto, come in un diagramma musicale, a momenti di delicato lirismo.
Mediante le trasparenti vedute della laguna veneta e il sogno dei vetri e dei fiori - conclude il critico - la Carella riesce dunque a trasfigurare l’oggetto e il tema dei suoi quadri in un pensiero di luce d’inclinazione neoromantica, offrendoci in tal modo un orizzonte pittorico di valenza speciale, intriso di poesia e di qualità.
NORA CARELLA, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, attiva a Roma e a Trieste, è nota in Italia e all’estero per i luminosi ritratti di gusto postimpressionista in cui ha effigiato insigni personaggi del mondo artistico e culturale, della politica e della diplomazia, tra cui Farah Diba, l’ex presidente americano Jimmy Carter, Andreotti, vari sindaci di Trieste e presidenti del Lloyd Triestino. E l’abilità nel ritrarre i personaggi, penetrandone a fondo la personalità attraverso la magia dello sguardo, ha portato l’artista a una notorietà che ha superato i confini italiani
Ha esposto con successo in tutto il mondo, da Madrid, a New York, a Casablanca. Attualmente a Roma due sale di Palazzo Pignatelli, che ospitano in permanenza le sue opere, sono a lei intitolate; altri lavori si trovano in collezioni pubbliche quali l’Accademia Burckhardt, l’Ambasciata di Persia e di Bulgaria, la Pinacoteca di Montecassino e, a Trieste, il Palazzo della Prefettura, il Loyd Triestino e il Municipio.
Recentemente ha esposto a Roma nelle sale di Castel Sant’Angelo e a Milano alla Galleria Ars Italica, presentata dal noto critico Rossana Bossaglia, che ha definito con entusiasmo la sua pittura personalissima. Nel capoluogo milanese le sue opere si trovano inoltre alla Galleria No Vacancy.
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