Dal 3 al 7 settembre il quartiere San Francesco di Marsala diventa il cuore pulsante di un evento che porta proiezioni gratuite, concerti, talk e mostre nei luoghi storici recuperati della città
La seconda edizione, ideata e promossa dall’Associazione Stazione Utopia, è pensata come una vera festa popolare per far rivivere spazi spesso dimenticati e restituirli alla comunità.
Il significato di “Piazza Ranne” e l’obiettivo del festival
Il termine “Ranne”, in dialetto siciliano, significa “grande” e richiama la piazza come luogo vissuto e condiviso. L’edizione 2025 vuole rafforzare questo spirito: riattivare il tessuto urbano e sociale del centro storico, intrecciando arte, cittadinanza attiva e partecipazione. Gli spazi protagonisti – piazza San Francesco, il Giardino di Assud, Palazzo Spanò e la Chiesetta dell’Itriella – rappresentano un patrimonio architettonico e identitario da valorizzare.
Oltre 30 i titoli di film, mostre, concerti e incontri tra piazze, giardini e luoghi recuperati che aggregheranno un pubblico di ogni età nella seconda edizione di Piazza Ranne, un contenitorediviso in quattro sezioni tematiche: Il cinema e la piazza, Sicilia in giardino, Notturno Movie e Il cinema dei ragazzi.
Accanto alle proiezioni, anche una mostra fotografica sul rapporto tra cinema e Sicilia, concerti, dj-set e incontri con registi, attori e professionisti del settore.
La Chiesetta dell’Itriella, unica testimonianza a Marsala del connubio stilistico arabo normanno, è stata messa in sicurezza e riaperta grazie alla collaborazione con il Comune di Marsala, diventando simbolo di rinascita.
Voci e visioni degli organizzatori
«Vogliamo restituire dignità a un quartiere che ha bisogno di essere guardato con occhi nuovi – spiega Passalacqua – Il cinema ci insegna a vedere il bello dove sembra scomparso e a prenderci cura dello spazio urbano come bene comune», commenta Ignazio Passalacqua, presidente di Stazione Utopia a cui è affidata la visione strategica e politica della rassegna.
La direzione artistica è invece di Luana Rondinelli, drammaturga, attrice e regista, che considera la rassegna «un atto d’amore per Marsala e per il cinema. Vogliamo uno spettatore partecipe, coinvolto in un’esperienza che intreccia emozione, memoria e futuro».
A Rosa Balestrieri, cantautrice e cantastorie sicilianasarà dedicata la serata del 4 settembre e a Monica Vitti, icona di uno stile interpretativo che ha dato voce a ruoli teatrali e cinematografici indimenticabili, il 5 settembre. Sono state scelte dalla Rondinelli comeicone culturali della storia di donne artiste e per la passionalità con la quale hanno caricato i loro aspetti interpretativi.
La visione della Sicilia e del protagonismo femminile nella storia del Mediterraneo proposte da Luana Rondinelli sono vaste e complesse, essendo lei stessa autrice di un recentissimo libro “Fimmine” che recupera ritmi e musicalità narrativeche attraversano miti, credenze e tradizioni mediterranee.
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