Prevenire la violenza di genere su donne con disabilità psicosociali: una ricerca

Venerdi, 22/01/2021 - Recenti ricerche circa la prevalenza globale di violenza di genere evidenziano un dato allarmante: le donne con disabilità hanno un rischio esponenzialmente più alto di essere vittime di violenza e hanno meno probabilità di rivelare la violenza subita o chiedere aiuto. Benché in Italia stia progressivamente aumentando l’attenzione al tema della violenza di genere, la violenza sessuale perpetrata nei confronti di donne con disabilità appare ancora come un fenomeno poco conosciuto ed indagato; a dimostrazione di ciò è osservabile una scarsità di interventi specificamente dedicati a questo gruppo target.
Il progetto europeo StaySafe, finanziato dal programma europeo REC, mira a colmare questa lacuna attraverso un intervento formativo che raggiunga due diversi soggetti: i professionisti che lavorano nel campo della disabilità (psicologi, assistenti sociali, educatori, personale medico, assistenti sanitari, ecc.), sensibilizzandoli circa il rischio di molestie sessuali a cui sono esposte le donne con disabilità, nonché le donne con disabilità psico-sociali stesse, sviluppando un modello di formazione basato su tecniche creative.
Con questo obiettivo il partenariato, guidato dalla cooperativa italiana Anziani e non solo, ha svolto una ricerca sullo stato dell’arte sul tema in Italia, Grecia, Spagna, Portogallo e Lituania. L’analisi svolta è stata poi anche arricchita con interviste e testimonianze a professionisti del settore e donne con disabilità, che hanno offerto una visione concreta e tangibile di questa realtà.
Ciò che è emerso nello specifico rispetto alla nostra nazione è che, benché in Italia si stia progressivamente evolvendo l’approccio verso la sessualità delle persone disabili, la violenza e gli abusi sessuali perpetrati nei confronti di donne con disabilità appaiono ancora come un fenomeno poco conosciuto dagli operatori del settore e poco indagato dalla ricerca. Questo nonostante i dati disponibili, per quanto parziali e limitati, evidenzino purtroppo una diffusione significativa e preoccupante del fenomeno. Mancano inoltre, in Italia, anche buone prassi di intervento consolidate ed è molto limitato il numero di progetti che ha cercato di intervenire specificamente su questa tematica, approfondendola e sperimentando specifiche modalità di intervento.

A questi risultati della ricerca in letteratura, fanno eco le testimonianze raccolte tra i professionisti del settore che – pur riconoscendo la rilevanza del tema nella loro pratica quotidiana – evidenziano una significativa mancanza di conoscenze e competenze per prevenire e affrontare fenomeni di violenza e abusi verso donne disabili oltre che l’assenza di connessioni tra i due settori idealmente deputati all’intervento: quello dei servizi per la disabilità e i centri anti-violenza. A conferma di questi ostacoli, le donne disabili coinvolte nello studio mostrano difficoltà a riconoscere come tali le situazioni di violenza e abuso che sono loro mostrate e che talvolta hanno anche esperito direttamente.

Appare quindi necessario intervenire per colmare le lacune evidenziate ed in questa direzione il progetto StaySafe attiverà occasioni formative per entrambi i destinatari (operatori e donne disabili), che adotteranno un approccio pragmatico e offrendo strumenti pratici e facilmente applicabili nelle situazioni quotidiane.

Il report di ricerca è scaricabile in lingua italiana da:https://staysafeproject.eu/download/1595/

Per qualsiasi informazione o interesse sul progetto, è possibile contattare la cooperativa sociale Anziani e non solo (coordinatore del progetto e referente per l’Italia) al numero +39059645421 o all’indirizzo info@anzianienonsolo.it o visitare il sito del progetto https://staysafeproject.eu/

Alessia Palermo