Silvia Tomassetti: la prima donna della Scherma Storica - Udi Monteverde
Maestra d’Armi, è diplomata in Federazione Italiana Scherma (FIS) come tecnica di III livello SNAQ ed è un nuovo pilastro nella schermistica italiana
Martedi, 21/10/2025 - Negli ultimi anni c'è stato un forte impegno per raggiungere la parità di genere nello sport, sia a livello di visibilità che di opportunità. Molte discipline sportive a lungo ritenute prerogativa degli uomini, stanno vedendo crescere la partecipazione femminile e le competizioni femminili stanno guadagnando sempre più attenzione.
La crescente visibilità delle donne che praticano questi sport contribuisce a rompere stereotipi e a dare spazio a un vero cambiamento culturale. C’è ancora molta strada da fare, ma la direzione è positiva.
La professione di Maestra d'Armi, è tra le figure professionali del panorama sportivo che si aggiunge al quadro già delineato, contribuisce ad invertire gli schemi tradizionali imposti dal patriarcato, diventando un nuovo pilastro fondamentale nella tradizione schermistica italiana e nello sport al femminile.
Silvia Tomassetti è un esempio virtuoso, è una professionista poliedrica con esperienza nel campo della scherma storica e delle arti marziali. La sua carriera sportiva è iniziata come atleta di Judo nelle Fiamme Oro per poi specializzarsi nella Scherma Storica, in Accademia Romana d’Armi dove si è formata con il Maestro e Pluricampione Francesco Lodà.
Si è diplomata in Federazione Italiana Scherma (FIS) come tecnica di III livello SNAQ, ed è responsabile nazionale del settore giovanile HEMAKIDS presso l'Accademia Romana d'Armi, dove si occupa dei programmi di formazione sia per le scuole di scherma in Italia che all’estero. HemaKids è un programma da lei ideato per avvicinare i più giovani alla pratica della scherma storica, disciplina che si basa sullo studio e la pratica delle tecniche di combattimento dal medioevo fino ai primi del novecento, prima che la scherma diventasse “da pedana”, tramandate nei trattati di maestri d'armi come Fiore dei Liberi e Francesco Antonio Marcelli.
Recentemente, insieme a UDI Monterverde, ha curato il progetto Stereotipa, all’interno delle scuole elementari e medie con lezioni frontali in aula dal titolo “Donne e Sport: Storie di Sfide e Vittorie" per raccontare la storia delle donne nello sport e le sfide che hanno affrontato per ottenere il riconoscimento che meritano. Attraverso racconti ispiratori, il progetto esplora il cammino delle atlete, dalla lotta per l'accesso alle competizioni, alla conquista della parità di genere e dei diritti, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza della parità nello sport, celebrando le vittorie storiche delle donne che, con determinazione e passione, hanno rotto gli stereotipi e costruito un futuro più equo per tutte.
Architetta con una profonda passione per la storia, l'arte e le arti marziali, ha sempre lavorato per promuovere e valorizzare la storia della sua città. Attraverso iniziative che riflettono i valori positivi di uno sport dalle radici antiche, ha contribuito a diffondere la tradizione della scherma storica, in cui le spade e i trattati dei Maestri d'Armi restituiscono un’immagine consapevole della nostra eredità schermistica.
Silvia ha ricevuto numerosi riconoscimenti e onorificenze per il suo impegno, tra cui l'ingresso nella Hall of Fame del Panathlon e il titolo di Benemerita dell'UNVS. Nel 2025, le è stata conferita la Spiga di Bronzo da USAcli. Come Fiduciaria del CONI prima e ora nel Panathlon Roma contribuisce attivamente alla promozione dello sport di base a Roma e nel Lazio.
Oggi Silvia prosegue la sua carriera come allenatrice di successo, sia a Roma che all’estero, collaborando con diverse società sportive negli Stati Uniti, in Canada e a Malta. Il suo impegno è focalizzato sullo sviluppo dei settori giovanili, contribuendo alla crescita delle nuove generazioni.
Grazie alla sua dedizione, diffonde i valori dello sport nella comunità, contribuendo a preservare e diffondere la cultura e la tradizione storica del suo Paese.
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