Stand delle Donne Di Classe - dal virtuale ai corpi
Partecipa anche tu allo stand delle donne di classe dal 2 al 26 settembre, a Roma. Aiutaci a costruire uno spazio di discussione, confronto, divertimento, idee, proposte.
Le donne di classe alla Festa nazionale della Federazione della Sinistra – Quartiere San Lorenzo, Roma – dal 2 al 26 settembre.
Vienici a trovare al nostro stand autogestito.
Aiutaci a costruire uno spazio di discussione, confronto, divertimento, idee, proposte. Partecipa alle attività politiche culturali culinarie insieme a noi e alle donne di classe di altri lati del mondo.
Se sei contraria all’allungamento dell’età pensionabile per le donne aiutaci a dirlo con volantini, cartelloni, raccolta firme…
Se anche per te la legge 194 va difesa con le unghie e con i denti mentre la maggioranza della Regione Lazio prende tutt’altra strada sulla pelle delle donne negando libertà e autodeterminazione, allora incontriamoci e diciamolo forte.
Se sei anche tu convinta che serva un reddito di esistenza per la galassia precaria di cui noi siamo la parte più consistente, hai una ragione in più per partecipare al nostro stand.
Se poi sei anche brava a cucinare, dacci una mano!
Se sei una artigiana, porta pure le tue opere per organizzare bancarelle.
Insomma, se ci sei batti un colpo!
Unica condizione: che ti senta una donna di classe!
Chi siamo?
Siamo donne di sinistra. Alcune di noi vengono dai movimenti, altre dai partiti, altre da nessuno dei due. Ciò che ci accomuna è la passione politica e la convinzione che una sinistra è necessaria e vada rifondata con il contributo di tutte e tutti gli uomini e le donne che oggi sono dispersi in mille rivoli, nei frantumi sparsi di ciò che resta di quella sinistra che in passato è riuscita a cambiare il mondo e le vite di milioni di persone ma che in questo presente non è in grado di dare le parole alle cose, non sa più illuminare la realtà, non riesce più a creare senso e a produrre cambiamento. Siccome non ci rassegniamo all’idea che così debba essere per sempre, ci mettiamo ancora in gioco e non molliamo.
Ci accomuna anche la convinzione che senza protagonismo delle donne e senza liberta femminile nessun progetto di rifondazione della sinistra e nessun percorso di trasformazione saranno mai possibili.
Noi vogliamo provare a saltare dal virtuale ai corpi, dal mondo di facebook alla piazza, procedendo a zig zag per vedere che cosa succede.
Infatti il nostro collettivo nasce nel mondo virtuale di facebook, per iniziativa di alcune che sono residenti a San Lorenzo a Roma.
Tutte noi siamo diventate amiche della Donna di classe, o come lei stessa preferisce definirsi: “Quasi una dea Kalì”.
Abbiamo condiviso in questi mesi le sue note sul lavoro/non lavoro femminile, sulla precarietà di vita/lavoro delle donne, sul reddito di esistenza, sul nesso produrre/riprodurre evidenziato anche dalla Carta Costituzionale, sui dati scandalosi delle donne che mai fanno scandalo, e su tanto altro ancora.
Abbiamo compreso un po’ meglio – attraverso il confronto che le sue note hanno aperto tra noi - il significato di quell’avvertimento, apparentemente così ermetico, che appare scritto sul suo profilo fbc: ciò che da fuori non si vede.
Perché non si vede? ci siamo chieste. E che cosa non si vede? E perché la parte femminile è sempre offuscata da un cono d’ombra?
Ci siamo date una prima risposta che è questa: forse perché se quella parte della scena messa in ombra venisse illuminata costringerebbe a ripensare il mondo e le relazioni, le parole, le pratiche, tutto, anche la politica, anche quella di sinistra, per intero.
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