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STOP al test fallometrico sui gay richiedenti asilo politico

STOP al test fallometrico sui gay richiedenti asilo politico

L' UE protesta: è una pratica degradante e non conforme ai diritti fondamentali dell’uomo

Mercoledi, 15/12/2010 - Sei gay e chiedi asilo politico perché perseguitato? La Repubblica ceca potrebbe accogliere la tua istanza. Ma prima deve valutare la credibilità della tua richiesta: ossia devi dimostrare il tuo orientamento sessuale. E come? ti chiederai. Semplice, devi superare un esame, un esame fondato sull'eccitazione sessuale. Si chiama test fallometrico e consiste nel verificare la reazione fisica del tuo pene alla visione di materiale pornografico eterosessuale. In poche parole vedrai un filmino a luce rosse e una macchina monitorerà il flusso di sangue al pene. Le immagini non ti eccitano?  Benvenuto nella Repubblica ceca: la prova è superata!

No, non è una barzelletta. Ne ha tutti gli elementi, o quasi, ma non lo è. E' l'ennesima assurdità perpetrata ai danni degli omosessuali e che ha mandato su tutte le furie la Commissione europea definendo tale test: “una pratica degradante” “non conforme ai diritti fondamentali dell'uomo” e di dubbia “ attendibilità scientifica”. La pratica è stata accertata e denunciata dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali sulla base di quanto aveva affermato un profugo gay iraniano che, mortificato dalla richiesta della Repubblica ceca di sottoporlo al test, decise di rivolgersi alla vicina Germania. “Questo test – commenta il portavoce della commissione, Michele Cercone – rappresenta una forte interferenza nella sfera privata e nel senso di dignità della persona  e appare  particolarmente inappropriato  per i richiedenti asilo che sono stati perseguitati a causa dei loro orientamenti”. “L'esame delle domande d'asilo deve essere sempre condotto nel rispetto dei diritti fondamentali e dei principi della legislazione europea” , ha aggiunto il portavoce.

Un esame tuttavia, assicura Tomas Haisman del ministero dell'Interno ceco, a cui le autorità di immigrazione hanno fatto ricorso raramente, tanto che negli ultimi dieci anni i gay sottoposti a tale pratica non sono stati più di una decina.

Soltanto?Viene da domandarsi. E per restare in tema di interrogativi viene da chiedersi: ma come hanno fatto per verificare l’orientamento sessuale dei bisessuali e, soprattutto, delle lesbiche? E ai rifugiati politici misuravano i battiti cardiaci dopo l’ascolto di una registrazione di un discorso pronunciato dal loro leader politico? Domande ironiche che non richiedono alcuna risposta, ma che sottolineano quanto il reale sia ancora così lontano dall'ideale, quanto il ciò che è sia ancora così distante da ciò che dovrebbe essere il più delle volte sancito da Documenti, Carte, Dichiarazioni ma che non trova applicazione nella nostra società.

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