Tra le magiche e suggestive atmosfere dell’Anfiteatro “Quercia del Tasso” porta tutto il dramma e la sofferenza vissuti all’interno di uno degli atti più infimi che l’uomo possa compiere: quello della violenza sulla donna.
Lunedi, 22/06/2009 - Melodie cariche di intensità e drammaticità si mescolano alle affascinanti atmosfere che circondano la scena facendo da sfondo alla storia di un corpo dilaniato, inerme e senza difese e quella della sua anima che prova a sorreggerlo, a trovare delle motivazioni per aiutarlo a sopravvivere. La storia di pensieri che susseguono come impazziti: la famiglia, le amiche, una quotidianità lontana e allo stesso tempo qualcuno che l’aiuti, un dio, il dolore, la sporcizia, il buio…e poi i suoi tacchetti rossi. La protagonista li aveva indossati prima di uscire per essere più carina, con quel gusto tutto femminile di sentirsi piacente e scrutata dai passanti, ma in quel momento essi diventano una delle cause principali di ciò che le sta accadendo. Ma un paio di tacchetti rossi, una minigonna sbarazzina, un filo di trucco in più… può bastare solo questo a giustificare un atto di violenza tanto atroce? Eppure anche questo fa parte della miriade di pensieri più o meno logici che si affollano nella sua mente in quel momento. “Avrò fatto male a mettere i tacchetti rossi a posto dei buz militari? A volermi sentire più femminile?” E così anche la ragione più illogica tra rabbia e disgusto acquista un senso.
“La storia è dedicata a tutte le donne che hanno vissuto questa terribile esperienza e in particolare Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, le due vittime dell’orrendo stupro del Circeo” afferma l’autrice Laura Masielli “Avendo più o meno l’età delle due povere donne , mi sono sempre chiesta come sarebbe stata la mia vita dopo un fatto del genere. Non sarei sopravvissuta al ricordo delle torture, delle parole, delle sevizie, mi avrebbe fatto perdere la speranza, che poi è quella che ci spinge lungo il corso della vita”.
NOTE DI REGIA
Il lavoro registico ha voluto dare massima rilevanza alla manifestazione dei sentimenti e dei pensieri affannosi che accompagnano il tragico episodio attraverso l’incalzante alternanza di due voci recitanti: quella del corpo e quella dell’anima rappresentate da due diverse figure femminili. Un apporto fondamentale viene dato dalla esibizione dal vivo del Quintetto d’Archi che accanto alla comunicazione vocale regala inframezzi musicali di grande respiro in grado potenziare al massimo l’enfasi del racconto attraverso delle suggestive e coinvolgenti melodie.
Riguardo le scelte scenografiche, si è voluto seguire il principio dell’abbandono di tutto ciò che non fosse necessario al racconto, così da concentrare l’attenzione dello spettatore sui significanti della storia. Ciò in virtù della convinzione che il palcoscenico sia un luogo di sogno, di fantasia, di immaginazione e di simboli, dove l’evocazione, sopra a tutto, gioca il ruolo principale di trasportare il più possibile lo spettatore all’interno della situazione che si sta svolgendo sulla scena.
Per lo stesso motivo si è scelto di eliminare quasi completamente la cosiddetta “attrezzeria di scena”, magistralmente sostituita suggerimenti musicali e movimenti danzanti.
In scena Nadia Perciabosco e Tiziana Giletto. Nadia Perciabosco ha alternato al teatro di prosa spettacoli di varietà da lei scritti e diretti, un’artista poliedrica in quanto nasce come attrice comica. Tiziana Giletto ha recitato nel corto teatrale vincitore del Festival Potenza Teatro "I malavoglia. La memoria del mare". Le coreografie sono di Rita Jasmine, insegnante di danza orientale al Teatro Anfitrione di Roma. Il tutto accompagnato dalla musica dal vivo del Quintetto d’archi composto da Elvin Dhimitri, primo violino anche dell’ Orchestra Filarmonica di Tirana, Roberta Mammucari, Ilia Kanani, Valentino Ferraro e Doriano Roccon.
Laura Masielli è autrice di due libri: “Nero ma non troppo. Il fenomeno della mendicità infantile
(Editore Armando 2007) e “Tintillo, ovvero l’arte di non possedere nulla” (Editore Armando 2008) entrambi portati precedentemente in scena con grande successo. Nel 2008 l’ autrice realizza anche il fortunato spettacolo teatrale “La ballata della badante elettrica”, riproposto in varie sale tra cui il teatro “Quercia del Tasso” a Roma, e nel 2009 porta in scena l’esilarante rappresentazione “I miracoli della vedovella. Centro Anziani Catalani”.
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