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Tutte le donne della Fortezza

Tutte le donne della Fortezza

Dal 23 al 25 luglio, al Castello dei Pico di Mirandola, si è svolta la 4^ edizione de La fortezza delle donne, festival delle arti al femminile, organizzata dall'associazione Leggermente. Ospiti: la scultrice Sara Bolzani, due scrittrice: l'esordie

Venerdi, 30/07/2010 - Un accordo di chitarra, una voce soffusa e il mormorio di una ninna di morte, cui fa da contraltare l’energia di un’Antigone scolpita nel rame e quella di corpi messi in movimento da ritmi travolgenti. Si è così espressa la creatività al femminile, nell’ambito della quarta edizione de La fortezza delle donne, festival organizzato al Castello dei Pico di Mirandola (Modena) dal 23 al 25 luglio, dall’associazione Leggermente.

Un’ occasione per valorizzare il talento al femminile, nelle varie discipline delle arti e dello spettacolo, promuovendo al contempo anche una riflessione sulle pari opportunità e sui diritti connessi.

Ad anticipare l’evento, due appuntamenti: l’inaugurazione della mostra La fortezza delle donne, della scultrice Sara Bolzani, cui è seguito il reading di Laura Angiolini, autrice toscana ventiseienne che ha presentato la sua opera d’esordio Appunti per un funerale. Un lavoro in cui confluisce la tensione alla ricerca e la passione per la sperimentazione, in particolare teatrale, della giovane artista.

Un altro reading, questa volta tenuto da Barbara Baraldi, scrittrice nota a molti lettori, si è invece tenuto il 22. Una sorta di preview del festival, in cui sono stati proposti assaggi tratti dalle ultime due ultime fatiche letterarie della Baraldi: Scarlett (Mondadori) e Lullaby – La ninnananna della morte (Castelvecchi); ad accompagnare le letture, il pianoforte di Ingrid Baraldi, che ha suonato brani inediti, da lei composti per l’occasione, perfettamente concordanti con le atmosfere delle opere. Il lato oscuro dell’animo umano si è svelato negli stralci proposti al pubblico, che ha seguito rapito e in silenzio la performance, accolto alla fine con un caloroso applauso e diversi apprezzamenti.

Il 23 si è entrati nel vivo della manifestazione con una giovane e promettente cantante siculo-polacca di origine, romana di residenza. Si tratta di Thony, voce e anima soul, una novità per il pubblico de La fortezza. Acustica nella canzone Self reliance, struggente in Predictions, da pelle d’oca in Promises, la cantautrice paga dazio ai suoi punti di riferimento più palesi (Cat Power e Hanne Hukkelberg), ma lo ha fatto con una sensibilità e una bravura eccezionali.

Provenivano dalla Danimarca le My bubba & Mi, che si sono esibite il 24. Tre ragazze, una islandese, una svedese e una danese, ex coinquiline, scoperte per caso da un italiano, che, intuendone le potenzialità, le ha portate nel Belpaese. Qua le ragazze hanno inciso il primo album, How it’s done, ( Headphonesman Agency). Un disco ricco di canzoni deliziose, tra leggerezza acustica e atmosfere che ricordano le Cocorosie quanto le Au Revoir Simone, passando per Devendra Banhart e cantautrici del calibro di Feist, St. Vincent e Joanna Newsom. Artiste rassicuranti nel look e nel sound, ben lontane dai prototipi delle dive luccicanti dello star system propinato a volontà, il trio ha proposto brani delicati quanto le voci, . Atmosfera “interrotta”, la sera successiva da due spettacoli galvanizzanti. Il primo, il musical Chicago, riduzione teatrale della nota pellicola di Bob Marshall, ha portato in scena la vicenda di una giovane che insegue in maniera morbosa il successo, fatta di rivalità in stile Eva contro eva. Uno spettacolo a 360°, in cui vengono rappresentati i mali della nostra società, allestito dal Led, un gruppo di Concordia (Modena), nato nel 1998, che ha all’attivo diversi spettacoli, tra cui musical, genere in cui si sono ormai specializzati, e su cui continua il lavoro di crescita artistica. Una proposta che è piaciuta al pubblico, contagiato dall’energia delle performes in scena. Un’energia che, anche se in forma diversa, è stata trasmessa anche dalla successiva perfomance, Pace e Paura, proposta da Devas, Un “mosaico di artisti”, come amano definirsi, nonché amici provenienti da Modena, Bologna e Reggio Emilia che hanno proposto un mix di giocoleria infuocata, danze e ritmi africani e i personaggi di cartapesta, protagonisti dell’ spettacolo, che sono avanzati davanti a un pubblico entusiasta.

Infine, domenica ha visto la realizzazione di Acfatamamma, un laboratorio di arte terapia e musicoterapia in cui le mamme e i loro piccoli, di età compresa tra i 5 e i 10 anni, hanno lavorato insieme, con entusiasmo, divertendosi e mettendo a frutto la propria creatività.

Ospiti della serata conclusiva de La fortezza delle donne, il sindaco della città, Maino Benatti, la consigliera della regione Emilia Romagna, Palma Costi e la presidente della cooperativa Libera stampa, Isa Ferraguti. In primo piano la riflessione sulle pari opportunità. Da parte della Costi, l’accento è stato posto sui recenti episodi di violenza e di morti violente che hanno visto coinvolte diverse donne, come riportato dai giornali.

Accanto a eventi gravi su cui riflettere e sempre in termini di diritti, si pone la necessità di consentire alla donna l’espressione di se stessa, com’è avvenuto durante le giornate del festival.

La manifestazione è stata realizzata con il contributo totale della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Presenti anche il Comune di Mirandola (che ha anche dato il patrocinio), Bluemarché, Neri Trasporti-Depositi, Eros&Psiche, Benetton, Laghetti San Giacomo, Il Castello dei Pico. Media-partner Radio Stella. Per l’associazione che si è cimentata per il primo anno nell’organizzazione , ha rappresentato una sfida importante, nel contesto di una crisi che ha portato dei tagli alle risorse.

Da parte dei ragazzi di Leggermente, giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni, ognuno con una propria professionalità, ma soprattutto con una grande voglia di portare proposte interessanti a Mirandola e nella Bassa Modenese, l’entusiasmo messo in campo è stato totale. La fortezza delle donne rappresenta infatti un evento di punta per l’associazione, che è apartitica e no-profit.

Come per le precedenti edizioni, l’obiettivo di valorizzare l’arte al femminile, in tutte le sue forme, è stato coronato. Le donne della Fortezza e di Leggermente hanno portato frammenti di sé, trasmettendo un messaggio alla platea, formata da uomini e donne di tutte le età, che trova piena espressione nelle figure di Sara Bolzani - artista attualmente attiva presso lo studio bolognese dello scultore Nicola Zamboni, che per l’occasione e in esclusiva per la città, ha presentato la sua “nuova creatura”, Antigone- allestite presso il monumento mirandolese fino al 1° di agosto. Le donne della Bolzani sono infatti artefici del proprio destino e al contempo dotate di una grandissima femminilità. Ed è proprio questa la donna che l’associazione intende portare alla Fortezza: una donna creativa, consapevole del proprio ruolo nel mondo e nella società, che non deve per forza svilire il proprio essere, ma al contrario, può esprimerlo completamente.

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