‘Anatomie d'une chute (Anatomia di una caduta)’, un dramma familiare alla Bergman, sotto forma di thriller legale, ha conquistato la Giuria del concorso ed è stato consegnato da Jane Fonda
Justine Triet aveva affermato, in conferenza stampa, di voler fare un film sulle relazioni di coppia, e ‘Anatomie d’une chute’ lo conferma pienamente: le rivalità sottese, le frustrazioni di ciascuno, il desiderio per due personalità forti di mantenere la propria indipendenza, i piccoli egoismi nella gestione del tempo della vita dedicato alle mansioni familiari. Tutto può diventare una prova schiacciante di colpevolezza, anche una innocente intervista davanti a un bicchiere di vino con una giovane studentessa, ed essere usato contro la principale indiziata, soprattutto nelle abili mani di un procuratore che manipola ogni dettaglio per cercare di chiudere il caso. La regista ha detto di essersi ispirata alla sua stessa vita, dato che la sceneggiatura è stata scritta a quattro mani dalla Triet con Arthur Harari, sceneggiatore, suo coautore e compagno anche nella vita.
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