Cinquecentoquindici figlicidi in Italia dal 2009: urgono provvedimenti di contrasto per questo drammatico fenomeno sociale
Martedi, 11/01/2022 - Il recente figlicidio di Daniele Paitoni ad opera del padre, pur nella tragicità della vicenda, ha avuto l’indubbio merito di rendere l’opinione pubblica consapevole che nel caso in questione potrebbero sussistere mancate interazioni tra le istituzioni giudiziarie. La concessione del diritto di visita del bambino al genitore, anche se su quest’ultimo pendeva un procedimento penale per accoltellamento di un collega di lavoro, ha ingenerato in più persone il dubbio che diversi uffici del Tribunale di Varese non comunicassero tra loro. Difatti, allorquando la pubblico ministero di suddetto procedimento ha fatto presente alla giudice per le indagini preliminari, preposta a decidere sulle misure cautelari per Davide Paitoni, come fossero pendenti denunce da Codice rosso nei suoi confronti, la magistrata le ha definite “carichi che potrebbero risolversi favorevolmente per l’indagato”. La giudice, anche laddove non fosse stata in grado di attingere ad elementi più certi sulle denunce di maltrattamenti alla base dell’attivato Codice rosso, avrebbe potuto applicare la Convenzione di Istanbul per negare al padre il diritto di frequentazione del bambino, richiesto all’indomani della concessione degli arresti domiciliari.
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