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WOMAP+ da Legacoop una piattaforma digitale contro la violenza alle donne

WOMAP+ da Legacoop una piattaforma digitale contro la violenza alle donne

Grazie alla partnership tra Commissione Pari opportunità, Legacoopsociali e CONAD in 16 regioni una rete di cooperative sociali offre servizi a sostegno delle donne vittime di violenza: accompagnamento, accoglienza, inclusione sociale e lavorativa

Mercoledi, 22/11/2023 -

Una piattaforma digitale che si propone di sostenere le donne e le persone vittime di violenza e discriminazione di genere grazie alla rete cooperativa, affiancandosi al numero verde 1522 e ampliando le possibilità di trovare aiuto, supporto, presidi e informazioni. È questo, in sintesi, Womap+ un progetto promosso dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop Nazionale, Legacoopsociali, finanziato da Coopfond e realizzato in collaborazione con CONAD presentato il 21 novembre nel quadro della settimana del 25 novembre, giornata contro la violenza alle donne. Le cooperative sociali coinvolte nella mappatura di WOMAP+ per ora sono oltre 77 ma già altre si stanno aggiungendo per erogare servizi diffusi su tutto il territorio nazionale, dal nord al sud, in 16 regioni, con in testa Emilia Romagna e Lombardia. Navigando su WOMAP+ (https://womapplus.it) tramite smartphone o pc è possibile effettuare una ricerca per territorio, per tipologia di servizio o per cooperativa.

Le tipologie di servizi sono 18: orientamento e accompagnamento ad altri servizi; colloquio di accoglienza; consulenza psicologica; sostegno all'autonomia lavorativa; sostegno per i figli minorenni vittime di violenza; sostegno all'autonomia abitativa; ascolto telefonico; sostegno a livello burocratico e amministrativo; sostegno specifico per donne migranti; consulenza e assistenza legale; ospitalità di emergenza; inclusione lavorativa all'interno della cooperativa; centro antiviolenza; casa rifugio; sportello antiviolenza; sportello antidiscriminazione; altro.

Sono previsti anche servizi psicologico-riabilitativi per autori di violenze.

“Questo progetto –  ha sottolineato Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale - è in linea con l’identità delle cooperative come imprese che mettono al centro le persone, del nostro impegno in prima linea in azioni di contrasto e prevenzione contro la violenza di genere. La nostra esperienza e ciò che continua ad accadere ci rafforza nella convinzione della necessità di un cambio di passo su questo terreno e di una fase di profonda riflessione che coinvolga tanti soggetti. Servono interventi multidimensionali, più risorse, ad esempio da destinare ai centri antiviolenza e alla loro diffusione, e la realizzazione di strumenti operativi adeguati, rafforzando le misure di accompagnamento all’autonomia sociale ed economica post violenza e quelle a favore dei minori vittime di violenza. È inoltre indispensabile un’azione costante di prevenzione, attraverso un investimento sull’educazione, a partire dalle scuole, ed un impegno delle famiglie, per cambiare radicalmente una cultura che ostacola i diritti delle donne”.
La senatrice Cecilia D’Elia  ha sottolineato il percorso parlamentare e politico ancora inadeguato per costruire un sistema di norme e di interventi che agisca non solo sulla punizione giusta dei reati ma sull’interro ciclo che caratterizza il percorso di violenze maschili che si attiva spesso in modo subdolo e nascosto contro le donne. Soprattutto, ha denunciato la senatrice, anche di fronte a norme varate con un consenso ampio, non vengono previsti risorse e fondi per agire sui tanti e diversi piani, da quello della rete di supporto e accoglienze dei Centri alla formazione degli operatori che hanno in varie posizioni e luoghi compiti importanti di prevenzione e vigilanza dei fenomeni, di supporto alle donne, di accompagnamento lungo il complesso cammino di fuoriuscita dal pericolo e di recupero della propria autonomia e libertà. “E’ soprattutto sulla prevenzione primaria che si deve operare, con interventi diffusi nei luoghi, a cominciare dalle scuole ma non solo, dove si deve agire sul piano culturale e dell’educazione alle relazioni e all’affettività”.

“Il progetto non nasce oggi, - ha sottolineato Annalisa Casino, presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop - ma ha alle spalle un lungo e importante percorso di confronto e di costruzione operativa che ha visto coinvolte diverse realtà della cooperazione con un confronto anche culturale. Il nome del progetto WOMAP+ fa intendere che non si rivolge solo alle donne, ma si propone di fornire informazioni e supporto a donne, donne con figli a carico, migranti, comunità LGBTQIAP+ e a quanti abbiano subito forme di violenza o discriminazione di genere. Il progetto è un work in progress perché si sta lavorando per un coinvolgimento che va oltre la cooperazione sociale per attraversare trasversalmente altri settori ed esperienze cooperative". Importante da questo punto di vista la presenza attiva di CONAD, che, come ha detto Giuseppe Zuliani,si è impegnata a mettere a disposizione di questo progetto la propria capillare rete di punti di vendita, grandi, medi e piccoli, promuovendo la piattaforma e costruendo azioni e percorsi di comunicazione ,sensibilizzazione, rivolti alle centinaia di migliaia di persone che frequentano questi luoghi.

“La cooperazione tutta ed in particolare la cooperazione sociale – ha evidenziato Eleonora Vanni, presidente di Legacoopsociali - è impegnata da sempre nel contrasto alle forme di violenza e discriminazione di tutti i generi: WOMAP+ mappa e mette in rete in un unico luogo virtuale tutte le esperienze ed i servizi cooperativi così da essere presidio e supporto per chiunque ne abbia bisogno.In particolare primaria attenzione verrà data al problema della formazione delle competenze che devono essere costruite a diversi livelli per rispondere ad un problema complesso, caratterizzato da fattori profondi di tipo sociale e culturale e perché si rivolge a soggetti che si trovano in situazione particolari di fragilità ma che devono divenire, in percorsi personalizzati e solidali, protagonisti della loro vita e di scelte di autonomia".

In occasione della illustrazione del progetto WOMAP+ è stato presentato il numero monografico “Cooperare contro la violenza” di NelPaese.it, periodico di Legacoopsociali, che oltre ad approfondire temi legati a questo problema illustra tantissime storie ed esperienze di cooperative sociali che da anni sono impegnate ad offrire servizi e accoglienza a donne che subiscono violenza.

Tra le tante raccontate nello speciale la esperienza di “On the Road”, realtà impegnata da anni nelle Marche per aiutare donne vittime di tratta e di violenza ad uscire da questa condizione, nata in forma associativa e divenuta da qualche anno una cooperativa sociale. A cura di questa esperienza è stata allestita nell’atrio della sede storica di Legacoop in Via Guattani a Roma una bellissima mostra, “La femminilità non ha confini”, di opere realizzate attraverso un laboratorio di pittura, da donne accolte dalla cooperativa , un viaggio attraverso gli intrecci nella rappresentazione della femminilità tra differenti culture.


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