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Giornata Internazionale Contro la Violenza alle Donne: tante iniziative nel mondo del cinema

Giornata Internazionale Contro la Violenza alle Donne: tante iniziative nel mondo del cinema

“Sono innamorato di Pippa Bacca”, “Artemisia Gentileschi: pittrice guerriera” e il Concorso Internazionale dei Cortometraggi “16 Days, 16 Films”, a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne

Martedi, 24/11/2020 - In coincidenza con la data simbolica del 25 novembre 2020, ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, istituita dall’Assemblea generale dell’ONU a livello internazionale, si moltiplicano le iniziative anche nel mondo del cinema, tra incontri su film, documentari e cortometraggi che trattano di questioni inerenti la violenza ed il contrasto ad essa, per celebrare una ricorrenza annuale molto sentita ed attesa, che ci ricorda come da sempre, ed ancora oggi, le donne devono lottare per il riconoscimento della loro indipendenza, libertà di scelta e realizzazione personale, contro stereotipi di genere, oscurantismo, violenza e femminicidio.

Esce proprio il 25 novembre il film documentario “Artemisia Gentileschi, Pittrice Guerriera” (trailer), prodotto da Delta Star Pictures, diretto da Jordan River e co-sceneggiato da Michela Albanese, un’opera che ha come protagonista l'attrice Angela Curri nel ruolo di Artemisia e ripercorre l’intera vita della celebre pittrice del ‘600, divenuta nel tempo simbolo del femminismo mondiale per il suo carattere e la strenua difesa della propria dignità professionale. Prima donna ad essere ammessa all'Accademia di disegno, e prima artista italiana ad avere una carriera internazionale, Artemisia è divenuta celebre anche a causa dello stupro subìto da parte di un collega, Agostino Tassi. Superato il processo con grande forza di carattere e grazie alla sua passione per l’arte, Artemisia trasforma lo ‘scandalo’ in uno strumento di riscatto, sia come donna che come artista, realizzando capolavori geniali grazie ai quali potrà rapportarsi con i maggiori ingegni dell'epoca, tra cui Caravaggio.
L’opera, che ha vinto diversi premi ed è in concorso anche al premio David di Donatello 2020, causa della chiusura dei cinema dovuta alla pandemia Covid-19, per raggiungere il pubblico con la massima sicurezza, sarà disponibile a partire dal 25 novembre, sulle principali piattaforme, in Italia ed in più di 15 paesi (tra cui USA, Regno Unito, Polonia, Germania, Austria e Giappone).

Sempre il 25 novembre, alle ore 21.00, sulle piattaforme #ioRestoInSala e WantedZone, avrà luogo la proiezione del documentario diretto da Simone Manetti “Sono innamorato di Pippa Bacca” (trailer), preceduto da un’introduzione di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, Rosalia Pasqualino di Marineo, sorella di Pippa Bacca e Simone Manetti, regista del film. Con materiali inediti d’archivio, il documentario ricostruisce, attraverso interviste alla madre, alle sorelle e alla compagna di performance Silvia Moro,l’arte e la vita di Pippa Bacca ed il suo ultimo, tragico viaggio. Era l’8 marzo del 2008 quando Pippa Bacca e Silvia Moro, infatti, partirono da Milano per Gerusalemme: due artiste in abito da sposa, in viaggio attraverso 11 Paesi per celebrare il matrimonio tra i popoli, raccontare la pace, l’incontro e la fiducia negli uomini e per dimostrare che, dando fiducia al prossimo, si riceve solo bene. Un viaggio in autostop attraversando Paesi sconvolti dalle guerre, per un progetto complesso, con le artiste in scena 24 ore su 24, nei loro abiti nuziali. La performance portatrice di un messaggio di pace fu interrotta 23 giorni dopo il suo inizio in modo tragico e straziante, con lo stupro e il femminicidio di Pippa, avvenuto il 31 marzo 2008 a Gebze in Turchia, ad opera di un uomo che le aveva dato un passaggio (il trentottenne Murat Karataş che fu individuato per aver fatto uso del cellulare della vittima e condannato a 30 anni di reclusione).

Verranno annunciati e diffusi on line, sulle piattaforme di Modern Films e Kering Foundation, a partire dal 25 novembre e fino al 10 dicembre, uno per ogni giorno, anche i 16 cortometraggi finalisti della Terza edizione del Concorso Internazionale di Cortometraggi “16 Days, 16 Films”, a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne, dedicato alle cineaste e ad opere in grado di esplorare, suscitare emozione o informare sulle diverse forme di violenza contro le donne.

Ispirata alla campagna ‘16 Giorni di Attivismo Contro la Violenza di Genere’ di UN Women, l’iniziativa presenterà i 16 cortometraggi finalisti selezionati tra le 350 opere ricevute da Regno Unito, Irlanda, Francia, Italia e per la prima volta anche da Messico e Stati Uniti. Tutti i film in concorso sono diretti da cineaste che si occupano di tematiche di ‘genere’, presentano una durata massima di 20 minuti, e raccontano le molteplici forme di violenza che la differenza di genere, la diseguaglianza e la discriminazione possono assumere. Tra i finalisti, due le opere italiane in concorso: “Reshma” della regista romana Livia Alcalde, una produzione italo-americana ispirata alla storia vera della ragazza indiana Reshma Qureshi, sopravvissuta a un brutale attacco con l'acido e divenuta modella e attivista per i diritti umani, e “Il tempo e i giorni” (Time & days) di Alessia Buiatti, che indaga il tema della violenza vista con gli occhi dei bambini mediante un corto ambientato a Lio Piccolo nella Laguna Veneta.

I film saranno condivisi anche da Chayn Italia in Italia, En avant toute(s) in Francia, Fondo Semillas in Messico, NNEDV negli Stati Uniti e UK Says No More nel Regno Unito e l’iniziativa si concluderà con l’annuncio dei vincitori il 16 dicembre con un evento online organizzato in collaborazione con ‘Girls on Film' e moderato dalla giornalista e critica cinematografica inglese Anna Smith.

Una giuria indipendente sceglierà la regista vincitrice e le due finaliste, e ognuna delle tre riceverà un premio in denaro. La prima classificata avrà inoltre l’opportunità di realizzare uno spot sociale per UK Says No More, una campagna di sensibilizzazione nazionale per generare consapevolezza e aiutare a prevenire gli abusi domestici e la violenza sessuale nel Regno Unito.

La giuria indipendente di quest’anno include membri di diversa formazione creativa e socio-politica, fra cui: l’attrice italiana Jasmine Trinca; la produttrice Barbara Broccoli; l’attrice e filantropa Ashley Judd; l’attivista sociale e psicoterapeuta Dr. Leyla Hussein; la produttrice e scrittrice Joy Gharoro-Akpojotor (Blue Story); la regista Phyllida Lloyd (The Iron Lady); la giornalista e autrice Terri White; la regista Sarah Gavron (Rocks); la sceneggiatrice Abi Morgan (Suffragette); la regista e attrice Tamara Yazbek Bernal (After Lucia); la giornalista Chiara Tronville; il CEO di Promoundo Gary Barker; la direttrice esecutiva di Fondazione Kering, Céline Bonnaire, e la Responsabile Partnership di UK Says No More, Sarah D’Angelis.

“Sono onorata di essere un membro della giuria per l'iniziativa ‘16 Days 16 Films’ di quest'anno - ha affermato Barbara Broccoli - che utilizza i film per aumentare la consapevolezza sulla violenza di genere e per rafforzare la voce delle donne a livello internazionale”.

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