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A Roma in scena Scelerate mulieres: Desdemona non deve morire di Alma Daddario

A Roma in scena Scelerate mulieres: Desdemona non deve morire di Alma Daddario

Sabato 17 febbraio un testo teatrale sul tema della violenza e delle sue radici lontane, retaggi di una cultura patriarcale trasmessa nei secoli

Mercoledi, 31/01/2024 -

Un testo che intende mostrare come “La violenza ha radici lontane, retaggi di una cultura patriarcale violenta e prevaricatrice, che nei secoli si è trasmessa, in maniera più o meno occulta, permeando tutte le società”. Così Alma Daddario definisce
"Scelerate mulieres: Desdemona non deve morire", di cui è autrice, e che andrà in scena sabato 17 febbraio a Roma presso lo Spazio Teatrale Meravigliarte (Via Sergio de Vitis 100, Eur - Mostacciano). In scena Arianna Ninchi, Alessandra Aulicino, Massimo Napoli con la regia di Ivan Vincenzo Cozzi, le musiche originali di Stefano Bandini e l'organizzazione di Isabella Moroni.

Composto da momenti letterari e di attualità dalla forza dirompente, parte dal grido di dolore di Cassandra, si trascina per secoli, coinvolge occidente e oriente perché, sottolinea Alma Daddario "dovunque la donna da sempre è stata oggetto di schiavitù, stupri etnici, deportazioni, caccia alle streghe, dai detentori del potere e in tutte le latitudini geografiche. Basta leggere i testi dei tragici greci, i resoconti dei processi della caccia alle streghe, le deportazioni dalle colonie dei vari imperi, i matrimoni forzati, le mutilazioni subite per tradizioni barbare, per comprendere la drammatica influenza che questa cultura ha avuto in tutte le società”.

Il regista Ivan Vincenzo Cozzi osserva che "L’alternarsi di storie drammatiche sul destino delle donne, tanto nelle rappresentazioni mitologiche, quanto nella contemporaneità feroce, permette una costruzione sfaccettata ed emblematica di come il corpo delle donnesia sempre stato il terreno su cui siè sviluppato il controllo sulla donna. Noi tutti, di qualsiasi genere, siamo permeati da questa cultura. Per questo ho scelto di lavorare sulle intenzioni dei personaggi. Sulle abitudini ataviche che portano a conseguenze drammatiche; su convinzioni che hanno fatto sì che ci venissero lasciati capolavori artistici, letterari, teatrali incentrati sulla la violenza nei confronti delle donne, dai tempi di Cassandra ai femminicidi dei nostri giorni”. 

Quante Desdemone nei testi letterari, e quante ancora nella cronaca dei nostri giorni!- conclude Alma Daddario - Per questo Desdemona non deve morire. Mai più”.


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