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‘Il cassetto segreto’ di Costanza Quatriglio, fra sentimento e trasfigurazione

‘Il cassetto segreto’ di Costanza Quatriglio, fra sentimento e trasfigurazione

Sarà presentato al 74° Festival di Berlino nella sezione Forum, il nuovo documentario della regista palermitana. Presto nelle sale distribuito dal Luce Cinecittà

Mercoledi, 07/02/2024 - Una delle più talentuose registe e documentariste italiane dei nostri giorni, Costanza Quatriglio, già autrice di opere pluripremiate, come “L'isola” (presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes nel 2003 e restaurato nel 2023 da Cinecittà) e “Terramatta”, Nastro d'Argento nel 2013 – solo per citarne alcune - torna a presentare in Europa, al 74° Festival di Berlino, uno spaccato del nostro Paese, raccontando la ‘sua’ Sicilia, il mondo, una casa, una biblioteca, quella del padre.

Nel gennaio 2022, infatti, Costanza Quatriglio è tornata nella casa dov’è cresciuta, chiusa da tempo, ed ha aperto le porte ad archivisti e bibliotecari per donare alla Regione Siciliana l’universo di conoscenza appartenuto al padre giornalista: si tratta della biblioteca e dell’archivio di Giuseppe Quatriglio, firma storica del Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento, che hanno fatto parte dell’infanzia di Costanza.

Comincia così un viaggio sentimentale attraverso fotografie, bobine 8mm, registrazioni sonore realizzate dal padre dagli anni ‘40 in poi in Europa e nel mondo, e riprese effettuate dalla regista stessa tra il 2010 e il 2011 con il padre quasi novantenne: la memoria personale e la memoria collettiva si mescolano così in un fitto dialogo tra presenza e assenza. Palermo e la Sicilia, con la loro storia e la loro cultura, sono il punto di osservazione del mondo da cui tutto parte e a cui tutto torna.

Viene così alla luce ‘Il cassetto segreto’, ultimo film documentario diretto da Costanza Quatriglio, che sarà presentato nella sezione Forum al Festival di Berlino, prodotto da Indyca, Luce Cinecittà con Rai Cinema, ed uscirà prossimamente nelle sale distribuito dal Luce Cinecittà.

«La scoperta di oltre 60.000 negativi fotografici scattati da mio padre dal 1947 in poi, decine di bobine 8mm e centinaia di ore di registrazioni sonore, mi ha fatto comprendere che avevo la possibilità straordinaria di realizzare un film che ponesse al centro un intreccio di vicende e vite vissute che si riverberano nella storia di noi tutti – racconta la regista – Così la casa dove sono cresciuta è divenuta il set per un racconto personale e articolato che si dipana dalle sue mura per abbracciare la Sicilia, l’Europa e il mondo, in un secolo di storia.
Come nelle tracce ritrovate ho riconosciuto la mia stessa educazione sentimentale, allo stesso modo portare il cinema nella mia casa mi ha permesso di compiere un passaggio di trasfigurazione e comprensione profonda del tempo del distacco».

Un cassetto dai cui Costanza lascia uscire i ricordi di un papà e di una bambina. Ma anche, inaspettati, i ricordi di Jean Paul Sartre, la voce di Carlo Levi, la stretta amicizia con Leonardo Sciascia. E le foto di Anna Magnani, Cary Grant e Ingrid Bergman, l’auto scatto mancato con Enrico Fermi, e quel disegno di Renato Guttuso e i pomeriggi con il poeta Ignazio Buttitta. Ma tra i ricordi anche il terremoto del Belice e il muro di Berlino, la Parigi e l’America degli anni ’50: su e giù per il ‘900, su e giù per il mondo.

Giuseppe Quatriglio, l’«Instancabile ricercatore di cose siciliane», come lo definiva l’amico Sciascia - è stato un punto di riferimento per il giornalismo in Sicilia, ma non solo. Grande viaggiatore (lo hanno definito «Argonauta, con il vello d’oro per bagaglio»), è stato corrispondente in America e ha collaborato con molte importanti riviste italiane. Accanto al giornalismo, la letteratura: finalista Strega nel 2000 con “Sabìr” è noto soprattutto per “Mille anni in Sicilia”, tradotto in più lingue e ancora nelle librerie. Ma anche la fotografia (Premio Pannunzio per il giornalismo fotografico) è stato un modo per raccontare il mondo e diventarne testimone d’eccezione. Le sue biblioteche e i suoi cassetti ‘segreti’ raccontano tutto questo: il “Fondo Giuseppe Quatriglio”, donato dalla figlia Costanza alla Regione Siciliana, per la sua grande rilevanza storica è stato dichiarato di “Interesse culturale” dalla Soprintendenza archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo.

“Il cassetto segreto”, diretto da Costanza Quatriglio, è una produzione Indyca, Luce Cinecittà con Rai Cinema, in coproduzione con Rough Cat e RSI Radiotelevisione Svizzera con il contributo del MiC- Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il sostegno della Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission e di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund, prodotto da Simone Catania, Francesca Portalupi, Michele Fornasero e Costanza Quatriglio. Soggetto e sceneggiatura di Costanza Quatriglio, fotografia di Sabrina Varani, montaggio di Letizia Caudullo, musiche di Giovanni Di Giandomenico (Editore FM Records).

Costanza Quatriglio esordisce con il pluripremiato “L'isola”, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes nel 2003. Ha diretto film e documentari premiati in numerosi festival internazionali. Nel 2013 alla Mostra di Venezia ha presentato in selezione ufficiale fuori concorso “Con il fiato sospeso” con il quale ha ottenuto diversi riconoscimenti. Ha vinto il Nastro d'Argento con “Terramatta” nel 2013 e con “Triangle” nel 2015, mentre “87 ore” ha ottenuto il Nastro d’argento speciale nel 2016. Nel 2018 è uscito “Sembra mio figlio”, lungometraggio presentato al Festival di Locarno e vincitore, tra gli altri, di un Ciak d’oro. I suoi film più recenti sono il TV Movie di grande successo “La bambina che non voleva cantare” e “Trafficante di virus”.

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